C'è da dire che le considerazioni fatte per le
regionali qui subiscono una battuta d'arresto. Quello che si nota è che a parte pochi casi solo con i ballottaggi si sapranno chi saranno i prossimi sindaci delle città che sono andate al voto. Ben 12 città sono andate al ballottaggio e solo 6 hanno eletto il proprio sindaco al primo turno.In ben 3 delle 5 città che hanno eletto subito il proprio sindaco (Sanluri, Tempio Pausania e Vibo Valentia), la coalizione vincente è formata da un gruppo di liste civiche non riconducibili a nessun realtà nazionale. Segno questo di quanto siano sfiduciati e scontenti i cittadini. Ad Agrigento invece ha vinto una coalizione di Pd e Area Popolare e ad Andria un misto di antico e moderno centrodestra. Nella coalizione che appoggerà il prossimo sindaco di Andria ci sono Forza Italia, ma anche i fuori-usciti di Fitto; Noi con Salvini, ma anche la Fiamma Tricolore (che nel resto d'Italia direi che è sparita).Rimangono quindi ben 12 città che fra due settimane andranno al ballottaggio. In ben 11 di queste (Arezzo, Enna, Fermo, Lecco, Macerata, Mantova, Matera, Nuoro, Rovigo, Trani e Venezia) è in vantaggio il centrosinistra; mentre in solo una (Chieti) il centrodestra. Ma non bisogna dare questi risultati già per scontati perchè le realtà sono differenti da città a città e perchè ben spesso in passato il secondo turno ha riservato risultati diversi dal primo anche per gli eventuali apparentamenti fatti in corso d'opera. Saranno questi risultati tra due settimane che determineranno lo stato di salute dei partiti italiani. Se la Lega continuerà la sua cavalcata; in che salute sarà il Pd ecc. Di certo il M5s non è andato al ballottaggio di nessuno dei capoluoghi di provincia; ma solo a Gela, Venaria Reale e poi altri piccoli centri. Forza Italia invece non potrà più utilizzare scudi come la vittoria di Toti in Liguria.