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Ddl Omicidio stradale approvato al Senato in prima lettura


La prima lettura (al Senato) del ddl sull'omicidio stradale è stata approvata. L'omicidio stradale comincia a non essere più soltanto un argomento di dibattito: il Senato ha dato il via libera al ddl che ora passa all'esame della Camera. Il testo prevede anche il reato di lesioni stradali. Ritiro della patente fino a 30 anni. Arresto in flagranza di reato. Pene più severe per chi fugge. Questi alcuni dei punti salienti del disegno di legge approvato oggi nell'aula di Palazzo Madama che comporta un innalzamento del massimo della pena per l'omicidio stradale (a 18 anni) con, però, un netto aumento del minimo (sette anni in caso alcol, otto in caso di droga). "Un impegno che ho preso da sindaco con famiglie vittime di incidenti: punire omicidio stradale. Oggi prima lettura ok Senato", ha commentato su Twitter il presidente del Consiglio Matteo Renzi.Va detto che teoricamente la pena massima potrebbe arrivare sulla carta a 27 anni ma è una fattispecie che non esiste perché un pirata per avere l'aumento della pena della metà (18 anni più 9) dovrebbe fare una strage, essere ubriaco o drogato e da darsi alla fuga. Solo che in questo caso diventa ovviamente impossibile provare lo stato di alterazione o droga dopo la fuga perché bastano già poche ore per far svanire gli effetti e le tracce nel fisico.Cinque i nuovi articoli nel codice penale. Sul fronte dell'omicidio stradale il 586-bis (sulla morte come conseguenza di altro reato) e il 589-ter (sull'omicidio colposo) stabiliscono pene severe per chi commetta un omicidio colposo guidando mezzi a motore sotto l'effetto di alcol o droghe (da 8 a 12 anni di reclusione per chiunque guidi con un tasso alcolemico sopra 1,5 grammi/litro o sotto l'effetto di droghe e per i conducenti che svolgano attività di trasporto persone con tasso sopra 0,8 g/l o sotto l'effetto di sostanze; da 7 a 10 con il 'solo' tasso alcolemico superiore a 0,8 ma non a 1,5 g/l e non sotto l'effetto di droghe). Se si causa la morte di più persone si applica la pena che dovrebbe infliggersi per la più grave delle violazioni commesse aumentata fino al triplo, senza superare i 18 anni. Per i pirati della strada pena aumentata della metà se il conducente si dà alla fuga. Sulla polemica relativa ai 18 anni massimi previsti per l'omicidio plurimo, da alcuni senatori considerato eccessivo, va detto che l'omicidio colposo prevede già un massimo di 15 anni nel codice.Prima però il governo è stato battuto due volte in aula al senato su emendamenti al ddl sull'omicidio stradale a firma dei senatori Luis Orellana (ex M5S) e Marco Filippi (Pd). Tutto come da copione perché alla fine la proposta di legge è stata snaturata con l'introduzione di altre violazioni, inizialmente non previste nel progetto. Gli emendamenti in realtà erano tre, ma due erano identici e quindi su questi c'è stata un'unica votazione. Il governo aveva dato parere negativo mentre il relatore Giuseppe Cucca (pd) si era rimesso all'aula. Con gli emendamenti si esclude l'estensione del reato di omicidio stradale (con la pena da 7 a 10 anni) ai casi di morte causata a seguito di passaggio con semaforo rosso, guida contromano o sorpasso in corrispondenza di un attraversamento pedonale."Nei casi in cui si guida sotto effetto di alcool o stupefacenti, la pena viene profondamente alzata. Una legge giusta, un principio equo". Lo ha dichiarato il vice ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Riccardo Nencini, dopo che l'aula del senato ha approvato l'introduzione del reato di omicidio stradale. "È La strada giusta per abbattere il numero ancora troppo elevato degli incidenti stradali. Lavoreremo anche sulla prevenzione e l'educazione alla sicurezza stradale nelle scuole. Stiamo facendo un buon lavoro".Grande infine la soddisfazione di chi ha lavorato tanto sul tema, ha inventato il termine "Omicidio Stradale" e poi raccolto 80 mila firme: "Consideriamo questo risultato - spiegano l’ASAPS, e le associazioni Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni - la conclusione del primo tempo di una partita difficile nella quale le nostre associazioni hanno dovuto attivare una sorta di porta a porta sugli usci della politica, che nella prima fase ha opposto non poche resistenze. Ci riserviamo una analisi di dettaglio del testo, ma ci sembra che gli elementi essenziali della nostra proposta iniziale ci siano tutti, con le dovute connessioni all’abuso di alcol, all’uso di stupefacenti e alla Omissione di soccorso. Le pene da 8 a 12 anni (fino a 18 per gli omicidi plurimi) e la revoca della patente da 15 a 30 anni, ci sembrano una risposta adeguata.  In particolare i tempi della revoca della licenza di guida se non sono Ergastolo della patente sono comunque sanzioni adeguatamente severe che fanno ben capire che la ricreazione sulla strada è finita. Non pensiamo certo che la legge possa da sola andare ad azzerare la mortalità sulle strade, ma sicuramente sarà fortemente dissuasiva".