Snorki sarai tu!

Centro di gravità decadente


L'ultima versione del centro politico in Italia dopo le regionali ne esce a pezzi: come tutti i centri che lo hanno preceduto. Ad uscirne nella condizione peggiore è sicuramente Flavio Tosi, che non solo non è riuscito a non far rieleggere Luca Zaia governatore; ma che è stato proprio ininfluente. Se con la Moretti non c'è stata partita, figuriamoci con lui che è arrivato addirittura quarto. E' chiaro che Tosi non ci sperava nemmeno ad una sua vittoria; ma questa competizione elettorale doveva dare ossigeno a una sua discesa in campo autonoma e magari a riorganizzare lo schieramento di centrodestra in modo diverso da come lo vuole fare Salvini. Insonna, Tosi mirava a prendere lo spazio che piano piano Forza Italia sta lasciando libero. Spazio che sono in tantissimi a volere; ma che continua a essere risucchiato dai due Matteo. Battuta di arreso per Tosi quindi; ma ha ancora un'altra carta. Essendo sindaco di Verona, ha tempo fino al 2017 (anno in cui dovrà essere rinnovata la giunta scaligera) per costruire un suo spazio. Se non riuscirà e perderà anche la carica di sindaco il suo addio alla politica sarà inevitabile.Raffaele Fitto, invece, è andato molto meglio alle scorse regionali. Pur perdendo (ma Emiliano in questa situazione era imprendibile), il suo candidato (Francesco Schittulli) ha fatto una buona prestazione e si è posizionato meglio del candidato ufficiale di Forza Italia Adriana Poli Bortone; dimostrando nei fatti che il popolo pugliese di centrodestra ha proclamato che sono Forza Italia e Berlusconi in persona ad aver rotto il fronte moderato e non lui. Adesso, Fitto è obbligato a crescere sul piano nazionale. Perchè su una cosa Berlusconi ha ragione: lui fuori dalla Puglia conta poco: pochissimo! Intanto la scissione ufficiale da Forza Italia si è compiuta ed è stato creato un gruppo autonomo al Senato (ma alla Camera non ci è ancora riuscito): il nuovo partitino si chiama "Conservatori e riformisti". E' un punto di non ritorno; o prende rapidamente notorietà nazionale o le scorse regionali saranno solo un bel ricordo, ma non destinate ad avere mai seguito.Chi alle scorse regionali continua la sua corsa rapida verso il precipizio è Area Popolare. Inanzitutto perchè la coalizione di Alfano e Casini sembra essere solo un modo per avere più importanza in parlamento unendo le forze; ma sicuramente non diverrà mai un partito in futuro. Anche perchè Ncd e Udc si sono presentati in svariati posti su fronti opposti. E a dire la verità in due di questi (Marche e Campania) l'Udc ha anche vinto. Nessuno dei due leader controlla davvero i suoi partiti. Casini ad esempio ha detto che lui sosteneva Caldoro in Campania; ma il segretario regionale campano del suo partito (un certo Ciriaco De Mita) ha fatto un accordo a poche ore dalla presentazione delle liste con il candidato di centrosinistra De Luca. Nemmeno Alfano controlla più i suoi; dato che molti di essi (non solo la De Girolamo) stanno attivamente lavorando per la ricostruizione di un centrodestra assieme con quel che rimane di Forza Italia. Anche perchè tutti si oppongono al nuovo centrodestra firmato Salvini; ma l'inattivismo di Alfano sta facendo accorciare ulteriormente i loro margini.Il caso di Corrado Passera e Italia Unica, poi è ancora più estremo. Non sono presenti in parlamento e non hanno alcuna attenzione dei mass media. Sono solo l'ennesimo partitino che cerca di creare attenzione su di se (non riuscendoci) con l'obiettivo di arrivare in Parlamento; ma anche di avere voce in capitolo sulla costruzione della nuova coalizione di centrodestra. Per ora nessuna di queste due cose appare possibile. Corrado Passera ha annunciato di volersi candidare a sindaco di Milano la prossima primavera. Se in questo anno riuscirà a portare avanti l'obiettivo e a creare una coalizione robusta su di se (indipendentemente dall'esito della competizione) potrà avere buona chance di ottenere quel 3% con l'Italicum che gli consentirà di entrare nel 2018 in Parlamento (o comunque di far parte di una lista che ottenga quell'obiettivo). In caso contrario anche Passera dovrà dire addio a ogni speranza di gloria. Per ora Passera semplicemente continua a non esistere.Il centro in Italia continua a cambiare facce; ma rimane ancora perdente se non sia allea con destra o sinistra. Ma sopratutto i suoi leader per ora non stanno dando segno di grande acume o forse semplicemente non hanno ancora ottenuto i risultati che perseguono. Ma che forse non otterranno mai ...