Il 23 gennaio 2015 Vincenzo De Luca viene sospeso per 18 mesi dalla carica di sindaco dal prefetto di Salerno in applicazione della
Legge Severino, a seguito della condanna in primo grado per abuso d'ufficio. Il 26 gennaio 2015 viene reintegrato nella carica a seguito della sospensione del provvedimento della prefettura, disposta dal Tar della Campania su ricorso di De Luca[, per poi decadere il 3 febbraio 2015, per incompatibilità con l'incarico ricoperto nel governo Letta di cui era sottosegretario ai trasporti. Ma poi il governo Letta cade e nel successivo governo Renzi non ha incarichi. Decide di candidarsi a governatore della Campania e vince
le primarie con Andrea Cozzolino. Ora, la stessa condanna di primo grado per abuso d'ufficio ha avuto conseguenze anche
sull'elezione a governatore. Matteo Renzi ha infratti subito dovuto sospenderlo non appena arrivato in carica.Il 2 luglio scorso il tribunale di Napoli ha sospeso provvisoriamente l'efficacia del provvedimento di sospensione ed ha fissato per il 17 luglio l'udienza collegiale per la conferma, la modifica o la revoca dello stesso. Nel frattempo De Luca che aveva l'obbligo di formare la giunta entro 20 giorni dalla proclamazione dell'elezione; in caso contrario sarebbe stato necessario nominare un commissario e indire nuove elezioni. La sospensione della sospensione permette quindi di salvare la situazione e nominare la giunta. Se in futuro tornerà ad essere sospeso governerà il vice governatore nominato.Snella la giunta, appena otto assessori, con sei donne e due uomini, pescati quasi tutti tra il mondo universitario e della società civile. Il vice è il fedelissimo Fulvio Bonavitacola, deputato Pd e braccio destro politico-legale di De Luca. Scelto perché non si sa mai, il rischio sospensione non è ancora scongiurato del tutto. E con Bonavitacola vice invece di Raimondo Pasquino tramonta definitivamente il “sogno” di De Luca intermediario di una improbabilissima alleanza tra il Pd e il sindaco di Napoli Luigi de Magistris alle amministrative del 2016. L’ex rettore Pasquino, presidente del consiglio comunale di Napoli, organizzatore di una cena tra il presidente e il sindaco che stanno riscrivendo la giurisprudenza della Legge Severino, ha provato a fare il pontiere dell’intesa, e il pompiere dell’incendio tra democratici e arancioni. Fine di ogni speranza: de Magistris e Pd correranno l’uno contro l’altro.Serena Angioli, assessore ai fondi europei, è attualmente dirigente dell’area programmi dell’Agenzia nazionale per i giovani; Lidia D’Alessio, assessore al bilancio, è professore ordinario di economia aziendale presso l’università di Cagliari, professore associato di ragioneria pubblica presso La Sapienza di Roma e titolare dell’insegnamento di organizzazione aziendale presso la Luiss di Roma; Valeria Fascione, assessore all’internazionalizzazione, è direttore del marketing strategico della Fondazione Idis – Città della Scienza; Lucia Fortini, assessore alla scuola e alle politiche sociali, è titolare della cattedra di metodologia e tecniche del servizio sociale all’università Federico II di Napoli. E ancora, Chiara Marciani, assessore alla formazione, è esperta in programmazione, attuazione e controllo dei fondi europei; Sonia Palmieri, assessore alle risorse umane, è esperta in pianificazione, gestione e sviluppo dei processi relativi al personale; Amedeo Lepore, assessore alle attività produttive, è professore di storia economica presso li dipartimento di economia della Seconda università di Napoli e docente presso il dipartimento di impresa e management della Luiss. De Luca ha nominato anche quattro consiglieri del presidente: Francesco Caruso per i rapporti internazionali, Paolo De Ioanna per i rapporti con le amministrazioni centrali, Sebastiano Maffettone per l’organizzazione culturale e Mario Mustilli consigliere finanziario. Il Governatore tiene per sé deleghe ‘pesanti’: sanità (commissariata), trasporti, agricoltura. A Bonavitacola l’urbanistica.