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Polonia tra politiche anti-abortive e elezioni presidenziali


Negli ultimi mesi la Polonia è stata al centro delle cronache dell'Unione Europea per l'elezione di Donald Tusk ai vertici europei e poi per la formazione del suo nuovo governo guidato da Ewa Kopacz. Nei mesi successivi c'è stata l'elezione del presidente della Repubblica e il presidente in carica Bronislaw Komorowski, menbro del partito di governo (lo stesso di Tursk e Kopacz) ha perso.Lo sfidante Andrzej Duda, 43 anni, euroscettico, ha vinto con il 53% contro il 47% dell'uscente uscente Bronislaw Komorowski, liberale, al 47%. il nuovo presidente fa parte del maggior partitto di opposzione. Aria di festa nel quartier generale del partito Diritto e giustizia Pis di Duda, la formazione fondata dai gemelli Kaczynski che da dieci anni non assaporava una vittoria così significativa. Andrzej Duda è cresciuto politicamente nel partito di destra Diritto e Giustizia (Pis) fondato dai fratelli Lech e Jaroslaw Kaczynski. La sua carriera istituzionale inizia con la carica del viceministro della giustizia (2006-2007) nel governo dell’allora premier Jaroslaw Kaczynski. Poi lavora come segretario di stato quando il suo gemello Lech Kaczynski diventa presidente della repubblica nel 2005. Dopo la morte di Lech Kaczynski nella sciagura aerea del 10 aprile 2010 a Smolensk, Duda si candida invano a sindaco di Cracovia, riuscendo solo a diventare consigliere comunale. Nel 2011 dalle file del Pis viene eletto il deputato e nel 2014 eurodeputato. Da allora è attivo nell’ambito dell’Alleanza dei Conservatori e Riformisti europei. Da candidato presidente, avendo come mentore Jaroslaw Kaczynski, non ha nascosto il suo euroscetticismo, la sua contrarietà all’Europa unita e all’entrata di Varsavia nell’euro, dichiarando di voler tutelare in primo luogo gli interessi della Polonia. Sostenuto dagli ambienti più conservatori dalla Chiesa polacca, ha tra l’altro dichiarato di voler punire con la reclusione le donne che si sottopongono alla fecondazione in vitro. Sposato, ha una figlia, Kinga, che è impegnata nella campagna elettorale del padre.In questi mesiin Polonia degne di cronaca sono anche le notizie di più tentativi andati a buon fine di droni che gettavano alla popolazione pillole abortive. Questo per protestare contro la legislazione fortemente stringente. L'aborto in Polonia, infatti, è totalmente illegale, tranne nei casi di stupro e incesto. Si stima si pratichino circa 48.000 aborti di nascosto ogni anno, così il gruppo berlinese “Women on Waves”, che si occupa di educare al controllo delle nascite e di tutelare il diritto di scelta delle donne, oltre alla loro salute, ha deciso di inviare un drone in territorio polacco per sganciare pillole abortive dal cielo. Il drone non sarà lanciato ad uso commerciale e non richiederà alcun permesso speciale. Parte sabato 27 giugno alle ore 11 da Francoforte e percorre un miglio oltre il confine, dall’altra parte del fiume Oder, dove libera i suoi pacchetti nella speranza di aiutare a combattere le restrittive leggi sulla riproduzione. Il gruppo si è coordinato con alcune donne polacche che vogliono ricevere le pillole, da prendere entro la nona settimana di gravidanza. ’opinione pubblica non concorda, e il 55% dei cittadini polacchi, secondo le statistiche, continua ad opporsi all’aborto. Questa medicina, in Polonia, non risulta nemmeno registrata.