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Manovra bis netta vale su 2006 0,1 punti Pil


La manovra correttiva dei conti pubblici varata oggi dal consiglio dei ministri ha una incidenza netta di correzione del deficit sul 2006 di 0,1 punti di Pil.Lo ha detto il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa nel corso della conferenza stampa alla fine della riunione a Palazzo Chigi.Il ministro ha aggiunto che la manovra riduce il deficit di 0,5 punti di Pil entro il 2007.Padoa-Schioppa ha detto, riferendosi alla stime della commissione Faini che ha rivisto il deficit 2006 in una forchetta fra il 4,1 ed il 4,6% sul Pil, che "la cifra per il 2006 non è più 4,1, ma è 4,1 più qualcosa determinata da quegli ipotizzati fattori di rischio che si sono dimostrati reali".Riferendosi alla passata Finanziaria, il ministro ha detto che la correzione di 0,8 punti di Pil sul deficit 2006 "effettivamente non si è realizzata" e che c'è una stima della Commissione europea secondo la quale di quella correzione "resta poco o nulla, senza interventi aggiuntivi".Per quel che riguarda l'entità della manovra, il ministro dell'economia ha detto che "gli elementi essenziali di questa parte che riguarda il bilancio sono una manovra che riduce il deficit di mezzo punto del Pil ottenuta interamente con misure strutturali e che darà i suoi effetti pieni nel 2007, dà effetti limitati a un po' meno della metà nel 2006, ma la gran parte di questo effetto 2006 viene poi utilizzata per spendere in campo delle infrastrutture, la cui parte più importante sono nuovi fondi per Ferrovie ed Anas", confermati in 1,8 e 1 miliardo, più altri 600 milioni per il fondo delle politiche sociali.Sui rapporti con la Commissione Ue ed il prossimo Dpef ha poi aggiunto: "Nei confronti di Bruxelles [la manovrina] è un passo verso la discesa sotto il 3% tra il disavanzo ed il Pil: ne ho già parlato con il commissario Almunia" ed all'Ecofin del 10 e 11 luglio "potrò fare una nuova presentazione completa. Quindi si chiudono gli interventi sul 2006 e in un certo senso si aprono quelli sul 2007 proprio perché questa manovra è strutturale. Il prossimo passo sul 2007 sarà il Dpef che presenterò qui venerdì prossimo", 7 luglio.IL DETTAGLIO DELLE MISURELa manovra prevede interventi sulle entrate per 3,5 miliardi nel 2006, 5,5 miliardi nel nel 2007. Maggiore l'incidenza sulla competenza, come detto dal viceministro Vincenzo Visco: più di 4 miliardi nel 2006, più di 6 nel 2007 e quasi 7 nel 2008, ha detto. Numerosi gli intereventi su Iva ed Ires.La riduzione della spesa pubblica sarà inferiore ad 1 miliardo nel 2006, di 1,3 miliardi nel 2007, secondo Padoa-Schioppa per effetto delle "misure strutturali" decise oggi.Visco ha anche detto che il decreto rivede le norme di apertura e chiusura delle partite Iva; negli appalti l'Iva non viene più versata da chi se lo aggiudica, ma da chi lo assegna, misura che dovrebbe essere in grado di dare su base d'anno un maggiore introito di 1,5 miliardi.Il ministro allo Sviluppo economico Pierluigi Bersani ha illustrato gli interventi in materia di liberalizzazioni: sui servizi professionali vengono eliminate le tariffe minime e massime ed è abolito il divieto di pubblicità; viene liberalizzata la vendita dei farmaci da banco; liberalizzata la produzione del pane; all'interno della manovra c'è anche un decreto attuativo sulle Rcauto che prevede, tra l'altro, l'attuazione dell'indennizzo diretto per i sinistrati ed il superamento dell'agente monomandatario.Per quel che riguarda le banche non sarà possibile la variazione unilaterale delle condizioni di contratto che comunque andrà comunicato per scritto entro 30 giorni, condizione che può portare per il correntista alla chiusura del conto senza spese mentre gli interventi sui tassi dovranno contemporaneamente toccare sia i tassi creditori sia quellid ebitori.Nel documento distributito in sala stampa si dice che sulle stock option varrà la tassazione da lavoro dipendente.Il decreto prevede poi misure per un intervento "più incisivo" da parte dell'Antitrust nel caso di violazioni e rischi di violazione della concorrenza sul mercato.La norma prevede, in via cautelativa, che "nei casi di urgenza dovuta al rischio di un danno grave e irreparabile per la concorrenza, l'Antitrust possa adottare misure applicabili per un determinato periodo ed eventualmente rinnovabili. In caso di inadempimento da parte dell'impresa l'Autorità può infliggere sanzioni amministrative e pecuniarie fino al 3% del fatturato".Le sanzioni possono arrivare fino al 10% del fatturato nel caso in cui gli impegni assunti in un primo momento dall'impresa inadempiente non vengano rispettati.Sono previsti sconti nei casi invece di collaborazione all'accertamento dell'infrazione. La sanzione comunque non può essere ridotta in misura superiore alla metà.Qualche dubbio sul nuemro dei provvedimenti che compongono la manovrina. Il sottosegretario Enrico Letta ha parlato di provvedimenti diversi; Padoa-Schioppa ha detto che è composta da "un unico decreto legge che presenta interventi importanti nel campo dello sviluppo, della tutela del consumatore e della concorrenza e nel campo della correzione di bilancio attraverso le entrate e la spesa"; bersano infini ha parlato di un decreto legge, un disegno di legge, un disegno di legge delega ed un regolamento per le Rcauto.