Snorki sarai tu!

Lola - speciale SanRemo - i primi quattro


Il primo SanRemo a cui partecipa Lola è nel 1986 con Re (una canzone dei fratelli Mango).Quell'edizione la vinse Eros Ramazzotti con "Adesso tu" , del secondo posto di Arbore con "Il clarinetto" e del terzo posto di Marcella con "Senza un briciolo di testa". Il Sanremo 1986, però, visse praticamente sullo scoop esplosivo di Lola: aveva poco prima dichiarato che era venuta al Festival per stupire e ci riuscì in pieno, scioccando l'Italia con un finto pancione che simulava una "rock-gravidanza" (e confermando una delle più forti artiste italiane secondo me...). Lola in gran segreto, si chiuse in camera d’albergo con un gruppo di ballerine dirette dal coreografo Franco Miseria preparando la sua “provocazione sanremese”. La "bomba" esplose" nella prima serata del Festival presentato da una bravissima Loretta Goggi: nessuno se lo sarebbe mai aspettato (Loretta compresa...) che Lola arrivasse a tanto! Minigonna e pancione da nono mese di gravidanza (come pure le ballerine) graffiò con la sua voce e il suo rock quell'atmosfera asettica del Teatro Ariston. E nonostante la valanga di polemiche...fu subito storia! Ritornò a SanRemo nel 1988 con un brano scritto da Di Cicco: Io, si io, a cui in contemporanea segue l'album Io. Ma è un festival nel segno della tradizione. Sembra davvero di tornare indietro alle Canzonisime andate. Per ricordare Villa, dopo Morandi, il trono del trionfatore tocca a Massimo Ranieri con una "Perdere l'amore" cantata a gola spiegata, strizzando l'ugola a tutto spiano, a vene tese, con la maschera edoardiana che disegna una smorfia tragica da cantastorie di vecchie romanze passionali. Massimo Ranieri, ormai attore, si recita questo Sanremo vacchio stampo, candidandosi primattore d'obbligo. E Ranieri sia. Indovina chi gli si piazza alle spalle? Toto Cutugno, con "Emozioni". E il suo diventa davvero un beffardo destino di eterno "secondo": come un pollo arrosto o uno spezzatino con patate, dicono i buontemponi. Si scende in piazza contro la violenza alle donne e anche a Sanremo non manca l'accenno plateale allo "stupro". Luca Barbarossa presenta la sua "L'amore rubato" e si piazza terzo. Lola passa da "ultra polemica" e fuori gara passa tutto il suo tempo a litigare con chiunque. Fa ancora la showgirl di razza e poi al dopo-Festival s'inalbera per le inevitabili polemiche (c'è ancora chi le contesta la "pancia" di due sanremo prima).Nel 1991 torna a SanRemo con una canzone scritta da Pino Daniele: In questa città.Quell'edizione viene vinta da Riccardo Cocciante con Se stiamo insieme; tra l'altro questa vittoria era stata messa in conto dalla uffcializzazione del cast. Al secondo posto Toto Cotugno con Le mamme e al terzo posto Paolo Vallesi con Le persone inutile, che conferma il successo di un anno prima. Si distingue anche in questo SanRemo Lola, che però fuori onda passa tutto il tempo nella sua stanza. E' in crisi il suo matrimonio. Nello stesso anno dopo il festival tenterà il suicidio.Il 1993 è l'anno in cui si presenta a SanRemo con la sorella Domenica: Stiamo come stiamo.A Sanremo, trionfa “Mistero” scritta dall’ex punk Ruggeri in un momento di ispirazione magica. Ma il vincitore morale è Cristiano De Andrè, figlio d’arte col suo “Dietro la porta” (secondo). Si cantano “Gli amori diversi” con il tandem Di Michele-Casale (terze).Lola vuol strafare un po’ e cambia il testo. Domenica cerca di tenerla a bada e raddizzare il timone. La gente non apprezza troppo e le confina agli ultimi posti. Invece, a risentirlo, è un gran bel pezzo e meritava ben altro.