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Messico: nuove proteste contro il risultato elettorale


Centinaia di migliaia di persone si sono riunite a Città del Messico: promettono una protesta pacifica a tempo illimitato, con sacco a pelo per non lasciare la piazza. Sono i sostenitori del candidato presidente Andres Manuel Lopez Obrador che chiede un nuovo conteggio, scheda per scheda, del voto che ha assegnato una stretta vittoria al suo sfidante Felipe Calderon. "Propongo di restare qui giorno e notte fino a quando i voti non verranno ricontati - ha detto Lopez Obrador - fino a quando non avremo un presidente eletto col minimo di legalità che i messicani si meritano".La coalizione di sinistra guidata da Lopez Obrador contesta brogli ed irregolarità in oltre la metà dei cento trenta mila seggi. Ma secondo l'Istituto Federale Elettorale le elezioni sono state regolarmente vinte dal conservatore Felipe Calderon. Lo scarto è minimo: 244 mila schede su 41 milioni di preferenze espresse. Il tribunale elettorale ha tempo sino a fine agosto per esprimersi sulla quantità record di ricorsi presentati."Non permetteremo che il voto di milioni di messicani venga cancellato senza motivo dalla demagogia - ha detto Calderon, certo della propria vittoria - Non sono in ballo solo democratiche elezioni, ma il futuro del Paese". Con due candidati che si considerano neo presidente, la conclusione dell'era di Vicente Fox si prospetta turbolenta.