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Paola Perego: «Vi racconto la mia pessima estate»


Spiaggia, sole, bagni e riunioni continue. Quest’anno Paola Perego passa le sue vacanze, anzi la sua estate, mescolando mare e lavoro. In effetti, avrebbe bisogno soprattutto di riposo: la conduttrice monzese ha trascorso mezzo 2006 a litigare con la redazione di «Verissimo», testata del Tg5, fieramente avversa all’idea di una conduzione non giornalistica. Tra agitazioni e tregue, la Perego ha tenuto duro e, forte di anni di esperienza, ha infine mollato la presa quando le è stata prospettata la possibilità di una promozione: «Buona domenica». In questi giorni la Perego è a Viareggio; alterna spiaggia e barca, ma soprattutto studia una nuova formula per la trasmissione domenicale. Così, quest’anno praticamente niente vacanze? «Soltanto qualche giorno intorno a Ferragosto, niente di più. Ho fatto appena una settimana fuori con i miei figli. Ora mi divido fra loro e i nuovi autori di “Buona domenica”: un po’ per telefono, un po’ per e-mail e un po’ di persona». Le sarà capitato altre volte di fare vacanze risicate. «Questa è la peggiore. Troppo lavoro. Non ci fosse stata “Buona domenica” da preparare sarei andata in Corsica, avrei fatto il giro con la barca». A quando la vacanza vera? «A Natale, quando saremo fermi per un breve periodo. Voglio portare i miei figli a New York, penso sia un’esperienza meravigliosa passare il Natale nella Grande Mela». Quest’anno, però, si deve accontentare di un po’ di mare a singhiozzo. Di solito preferisce stare in spiaggia o andare in barca? «Sto anche in spiaggia, soprattutto se c’è mare mosso, però preferisco la barca: mi dà un senso di libertà incredibile. D’estate diventa la mia casa, mi ci porto dietro tutto l’indispensabile, e soprattutto computer e lettore dvd. Adoro vedere film, di qualunque genere, tranne dell’orrore. Rivedo periodicamente “Tutto su mia madre” di Almodóvar».Mai in montagna? «Non è che non mi piaccia, è che mi piacciono troppo il mare, il sole, i bagni...» Quali sono state le sue vacanze ideali in passato? «A Formentera, quando non ci andavano tutti. Stavo tutto il giorno allo stato brado, scalza, in costume e pareo fino a dopo cena. L’ultima volta cinque anni fa. Oggi Formentera è piena di gente. Mi dispiace: mai più». E da bambina? «Andavo in Liguria, a Celle Ligure, fino ai 17 anni. I primi amori, le prime uscite... Ricordo soprattutto lunghi patteggiamenti con i genitori per gli orari in cui tornare da locali e discoteche. Non erano severi, mi davano molta libertà e orari molto elastici, ma esigevano la puntualità al secondo. Tra l’altro uscivo con mia sorella, più grande di due anni, i nostri amici erano gli stessi, e questo mi avvantaggiava». Torniamo al lavoro: che genere di “Buona domenica” sta preparando? «Non c’è molto da dire, ci stiamo ancora lavorando. Sarà una domenica totalmente diversa, con un nuovo gruppo di autori di cui faccio parte anch’io. Tanto spazio ai reality e un’atmosfera gioiosa, adatta a un pubblico vasto». Cambierà look? «Ne stiamo studiando uno nuovo per ogni domenica. I capelli no, rimango mora. Con le acconciature c’è poco da fare, sanno che mi metto continuamente le mani nei capelli». Si rimprovera qualcosa nell’esperienza a «Verissimo»? «Ho fatto tutto quello che dovevo. Lavoravo dodici ore al giorno, ho dato l’anima, ed è stato pure un grosso sacrificio andare a Milano. Ho anche avuto delle soddisfazioni: mi sono occupata di cronaca nera, ho lavorato bene con quei pochi giornalisti che collaboravano con me. Ma se nella mia carriera dovessi indicare il momento meno bello direi “Verissimo”». Il fatto è che i giornalisti non volevano essere gestiti da una non-giornalista. «L’azienda voleva trasformarlo in un programma di infotainment». E non le è venuta voglia di diventare giornalista? «Se avessi voluto, avrei potuto prendere il tesserino di pubblicista in due minuti. No, non m’interessa. Sono più di vent’anni che faccio la semplice conduttrice e questo voglio continuare a fare».