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Olmert: "L'Italia guidi forza Onu". La richiesta di Israele a Prodi


La Francia, dopo aver fatto approvare la risoluzione sulla forza Onu, batte in ritirata. L'Europa si sgretola. E allora resta l'Italia: il premier israeliano Ehud Olmert ha chiesto al collega italiano Romano Prodi di prendere la guida della missione in Libano. Prodi gli ha risposto che "parteciperemo con una forza consistente". Favorevoli anche Libano e Usa. Mercoledì si terrà un vertice europeo chiesto da Parigi.All'indomani dell'approvazione della risoluzione 1701 (che istituisce una missione-cuscinetto dei Caschi blu dell'Onu al confine tra Israele e Libano per portare la pace) sembrava scontato che fosse la Francia, ex potenza coloniale nella regione, a guidare la forza di 15mila uomini che dovrà affiancare l'esercito libanese in un'area per decenni sotto il controllo delle milizie Hezbollah. Ma l'annuncio che Parigi contribuirà con 200 uomini ha - come ha detto una fonte del governo Olmert - gettato l'esecutivo "nello stupore e nella confusione". Un'inattesa doccia fredda per Israele, ma anche per le stesse Nazioni Unite che hanno visto di colpo crollare l'intesa e le possibilità di agire concretamente nella crisi. Oltre al rischio che altri paesi seguano il presidente francese Chirac sulla linea del disimpegno.La richiesta di OlmertCosì il premier israeliano Olmert, in una lunga telefonata con il collega italiano, ha avanzato la sua proposta, con l'auspicio che si realizzi in tempi brevi. Il primo ministro, si legge in un comunicato ufficiale, "ha detto che è importante che la forza arrivi il prima possibile, che è importante che l'Italia guidi la forza internazionale così come che mandi truppe a controllare i valichi di frontiera tra Siria e Libano". Prodi, riferisce sempre la nota. "ha detto che è loro (italiana, ndr) intenzione inviare una forza mlitare significativa in modo da poter adempiere alla missione, e che intende sottoporre la questione al Parlamento il prima possibile". I due primi ministri hanno concordato che i dettagli dovranno esser definitivi "velocemente", e "resteranno in contatto nei giorni a venire". Quanto al Libano, il premier Fouad Siniora si è espresso favorevolmente alla guida italiana della missione. Il leader libanese sottolinea la necessità di un "ruolo di primaria importanza" dell'Italia. Ma, secondo alcune fonti interne, il governe avanza con cautela di fronte a questa proposta. "Gli italiani" ha detto la fonte, "hanno una buona preparazione e sono più entusiasti di altri, ma la discussione deve essere approfondita sia con Roma che con Parigi". Al proposito, per evitare incidenti diplomatici con la Francia, Prodi si è affrettato a dichiarare che con il presidente francese Jacques Chirac "non c'è nessun problema. Ogni paese - ha aggiunto Prodi - prende le sue decisioni e credo che non ci sia altro che da prenderne atto".