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La Paramount "licenzia" Tom Cruise


Colpo di scena per una delle star più note di Hollywood. Dopo 14 anni, la Paramount ha deciso di non rinnovare il contratto a Tom Cruise. Ad annunciarlo è stato il responsabile della casa madre del'azienda cinematografica, in un'intervista al Wall Street Journal. "Apprezziamo Tom come persona - ha detto Sumner Redstone - ma il modo in cui si è comportato recentemente non è accettabile per la Paramount".  L'immagine prima di tutto. Di fronte a certi comportamenti bizzarri adottati dalla star negli ultimi mesi (soprattutto legati alla sua controversa militanza in Scientology), la Paramount ha deciso che anche i miliardi incassati da una delle sue star più note potessero passare in secondo piano. "Abbiamo ritenuto che rinnovare il suo contratto (uno dei più ricchi di Hollywood - ndr) non fosse appropriato", ha dichiarato Redstone, responsabile di Viacom, il gigante dei media cui appartiene la Paramount. Il divorzio non è stato certo indolore. Cruise e la sua partner Paula Wagner hanno già annunciato che hanno raccolto un fondo di 100 milioni di dollari e proseguiranno da soli, ma la Wagner non ha perso l'occasione per definire le dichiarazioni di Redstone "oltraggiose e prive di rispetto". La rottura è in ogni caso giunta al termine di una trattativa tra la Paramount e la CAA, l'agenzia che cura gli interessi dell'attore: dopo 14 film in 14 anni la casa di produzione non intendeva rinnovare alle medesime condizioni (10 milioni di dollari) ma pretendeva un cospicuo ridimensionamento del contratto.