Snorki sarai tu!

Obesità, le nuove generazioni vivranno meno


A causa dell'obesità, le nuove generazioni potrebbero essere le prime a vivere meno dei propri genitori. Per la prima volta nella storia dell'evoluzione dell'uomo si potrebbe avere un blocco, se non addirittura una regressione, della tendenza relativa alle aspettative di vita. L'allarme arriva da Sydney dove si sta tenendo il
Congresso internazionale dell'obesità (Settembre 2006). Per anni, nelle società industrializzate, le aspettative di vita si sono allungate grazie soprattutto ai progressi fatti in campo medico, questa tendenza sembra però giunta al capolinea. Secondo gli esperti, i ragazzi di questa generazione potrebbero essere i primi ad avere una vita più breve dei propri genitori per colpa delle malattie causate dall'obesità e dal sovrappeso. In Italia la Coldiretti ha commentato la notizia paragonando il problema
dell'obesità ad un vero e proprio pericolo per l'umanità, inoltre ha evidenziato che anche l'organizzazione mondiale della sanità, considera l'obesità la principale causa del diabete e dei problemi cardiaci che rischiano di diventare cronici nelle nuove generazioni, patologie che contribuiranno nell'abbassamento delle attese di vita. L'allarme lanciato al Congresso internazionale dell'obesità purtroppo non risparmia neanche l'Italia dove, secondo una recente statistica, i ragazzi "fuori forma" sono ben il 36 per cento. Alla luce di questi dati, secondo la Coldiretti, è di
fondamentale importanza l'attuazione d'interventi mirati nelle scuole e nelle famiglie per modificare le abitudini alimentari sbagliate che in questi ultimi anni hanno preso sempre più piede anche nel nostro paese. Tornando ai dati presentati durante il congresso australiano si nota un altro aspetto particolare, è emerso che le malattie legate a obesità e sovrappeso interessano nel mondo un miliardo di persone, un dato molto interessante se consideriamo che è maggiore del numero degli individui che invece soffrono di denutrizione, secondo gli ultimi dati del 2006 sono 852 milioni. Fra le principali cause dell'obesità dei giovani
troviamo il minor esercizio fisico e l'aumento di consumo di cibi grassi e ricchi di zucchero, abitudini e stili di vita spesso portati all'attenzione dei lettori anche in altri articoli pubblicati su Univeros On Line. E' da ammirare l'iniziativa intrapresa in Lettonia, un Paese dell'Unione Europea, dove il governo ha proibito la vendita nelle scuole del cosiddetto junk food (cibo spazzatura), come bibite zuccherate, patatine, caramelle e cibi contenenti coloranti ed aromatizzanti. La decisione lettone ha ricevuto numerosi commenti positivi, sia dall'Associazione Internazionale Studi sull'obesità sia dal governo Inglese dove un quarto della popolazione adulta è considerata obesa, una situazione che ha spinto il Primo ministro Tony Blair ha minacciato il bando alla pubblicità sui cibi spazzatura se l'industria non adotterà un codice di autoregolamentazione.