IN UN CINEMA di Parigi, affollato da un pubblico di lingua araba, ho visto il film che sta facendo scalpore in Egitto. Lì come al Cairo una scena genera imbarazzo in sala, si odono bisbigli, spettatori si aggiustano sulla sedia. "Palazzo Yacoubian" sdogana il tema dell'omosessualità. Gli attacchi che ne sono seguiti svelano la doppia ipocrisia del potere politico. Non è solo questione di arretratezza, c'è un secondo aspetto, di cui dirò alla fine. Il film, per cominciare. Tratto dal romanzo di Ala Al Aswany (edito in Italia da Feltrinelli) ne riproduce fedelmente le storie intrecciate in un decaduto edificio del centro.
Palazzo Yacoubian
IN UN CINEMA di Parigi, affollato da un pubblico di lingua araba, ho visto il film che sta facendo scalpore in Egitto. Lì come al Cairo una scena genera imbarazzo in sala, si odono bisbigli, spettatori si aggiustano sulla sedia. "Palazzo Yacoubian" sdogana il tema dell'omosessualità. Gli attacchi che ne sono seguiti svelano la doppia ipocrisia del potere politico. Non è solo questione di arretratezza, c'è un secondo aspetto, di cui dirò alla fine. Il film, per cominciare. Tratto dal romanzo di Ala Al Aswany (edito in Italia da Feltrinelli) ne riproduce fedelmente le storie intrecciate in un decaduto edificio del centro.