Snorki sarai tu!

Il piano di Visco: "Pagare meno per pagare tutti. In 5 anni sradicheremo l'evasione"


"I dati sulle dichiarazioni dei redditi del 2005 parlano da soli, come quelli che erano gia' stati resi noti tra luglio e agosto: fotografano una realtà preoccupante". A commentare le ultime dichiarazioni dei redditi 2005 - da cui emerge che alcune categorie di autonomi, come i gioiellieri, risultano guadagnare meno di maestri e poliziotti - è il vice ministro all'Economia, Vincenzo Visco, il quale sottolinea come "non è un caso che il governo abbia messo al centro della sua azione proprio la lotta all'evasione fiscale". Il governo dunque ha affilato da subito le armi e già "sta predisponendo interventi normativi e organizzativi articolati in oltre 50 punti", aggiunge il responsabile delle politica fiscale dell'Esecutivo che fissa anche precisi obiettivi temporali. "Siamo al
governo da 4 mesi e entro il termine della legislatura - sottolinea Visco - contiamo di raggiungere risultati rilevanti e di sradicare questi comportamenti anomali". Quanti emergeranno? "Possibilmente tutti - risponde fiducioso il ministro - stiamo già lavorando, anche se siano consapevoli che si tratta di un'impresa difficile. E' un problema, quello dell'evasione, che non è stato mai affrontato nè risolto nella storia d'Italia, salvo che nel periodo in cui era stato al governo il centro-sinistra che aveva ottenuto un'abbondante emersione. Ma con le politiche successive, chi era emerso è di nuovo sommerso". Un fenomeno, quello dell'evasione, dalla portata enorme: secondo "i dati storici - conferma Visco - si aggira intorno ai 200 miliardi di euro". "Pagare tutti per pagare meno": è questo lo slogan che accompagna il piano-Visco, "55 mosse del governo - si legge nel documento - per combattere l'evasione fiscale, combattere l'elusione fiscale, far emergere il vero reddito imponibile". Si tratta, come precisato dal viceministro, sia di interventi normativi che organizzativi. Si va dalla "tracciabilità dei compensi", ovvero all'obbligo per i professionisti di non fare transazioni in contanti appunto per lasciare traccia dei movimenti ai maggiori controlli sull'imposta di registro, ipotecaria e catastale; dagli accertamenti doganali al giro di vite su calciatori e atleti per professione; dal potenziamento degli studi di settore alle norme più stringenti per evitare le frodi nell'Iva sulle auto. I 55 fronti per combattere l'evasione sono stati aperti con i primi tre provvedimenti in materia varati dal nuovo governo: decreto di luglio, decreto fiscale e legge finanziaria.