Snorki sarai tu!

Lauzi e Parodi anime fragili di carta velina


I cantautori sono come anime grandi e sofferenti che si compiacciono e si compiangono. Anime come un foglio di carta velina... Ferma sotto la mano che impugna la penna. Leggera, forse anche troppo, quando arriva il primo alito di vento. Cantautori innamorati e amati. Lasciati soli al primo insuccesso. Ma anche lotttatori instancabili sempre alla ricerca di un sogno tra le macerie della realtà. Cantautori che se ne vanno. Come Bruno Lauzi e Andrea Parodi (leader Tazenda) nel breve soffio di una settimana. Cantautori che se ne vanno da un'altra parte. A scrivere, a suonare il loro strumento di sempre, liberati finalmente dal fardello di una malattia troppo più grande di loro, ma ahche di noi. Cantautori che però a noi lasciano canzoni come pietre preziose come le loro anime. Soffici ma magiche, dolci e soffuse, da oggi incastonate di più dentro i nostri cuori, è bello pensare che il loro ricordo ci accompagnerà per sempre, insieme alla loro musica da conservare come i vecchi dischi di vinile. Andrea Parodi e Bruno Lauzi non sono finiti in prima pagina nel giorno della loro morte, neppure nel giorno dell'addio. Ma erano due grandi e belle persone, oltre che due musicisti di enorme valore. La voce di Andrea, unica nel suo genere. La vena poetica di Bruno, uno dei primissimi cantautori che ho visto sulla scena italiana. Ma un artista che scrive canzoni può davvero, se noi lo vogliamo, tenerci per mano all'infinito. Come i sogni più belli, quelli che non finiscono mai. Perché i cantautori non ti tradiscono, non ti abbandonano, sino a quando la loro arte e poesia sopravvive sarà come averli ancora tra noi.Paola Turci (E-Polis Milano, 05.11.06, Pag. 8)