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Tlc, Antitrust, Agcom: rimodulare contributo ricarica cellulari


L'Antitrust e l'Autorità garante della concorrenza del mercato (Agcom) sostengono che occorre una rimodulazione del contributo di ricarica dei cellulari applicato dai gestori per ridurre il costo del servizio e accrescere la concorrenza.E' quanto si legge in una nota delle due autorità italiane nella quale si dice che tali conclusioni sono state tratte al termine dell'indagine conoscitiva, che verrà ora inviata alla Commissione Ue.
L'Antitrust sottolinea "come il costo di ricarica del credito di telefonia mobile rappresenti un'anomalia italiana, non essendo applicato negli altri Paesi europei" e che ha permesso ai gestori di conseguire nel 2005 ricavi per 1,7 miliardi, oltre il 15% degli introiti complessivi dalla Sim prepagate."In base ai risultati dell'indagine, ci sono i margini per un intervento dell'Agcom - in relazione agli elevati contributi di ricarica - per garantire tutte le fasce di clientela, specie quelle economicamente più deboli", si spiega nella nota.A parità di prezzo al minuto l'acquisto di ricariche di piccolo taglio comporta infatti un incremento del prezzo complessivo anche sensibilmente superiore rispetto a quello applicato per i tagli di importo maggiore. In cifre, Antitrust e Agcom hanno stimato che il margine riferibile ai soli contributi di ricarica è nell'ordine del 50-55%, per un valore di circa 950 milioni di euro nel 2005.Gli operatori dovranno inoltre "fornire informazioni trasparenti in grado di permettere agli utenti scelte di consumo consapevoli", si legge nella nota.