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Ecuador: Correa nuovo presidente


Al termine di una contesa elettorale incerta, in cui le previsioni erano state più svolte smentite fin dal primo turno di un mese fa, Rafael Correa, del Movimento Alianza Paìs, ha vinto le presidenziali in Ecuador con circa il 13% dei voti ottenuti in più rispetto all'imprenditore miliardario nel settore bananiero Noboa. Al primo turno, che tutti ritenevano fosse quasi una formalità per Correa, si era imposto con il 4% di vantaggio il candidato del Prian Noboa ed aveva destato molto scalpore il misero risultato raggiunto dal leader della Conaie Macas, che non era riuscito a raggranellare più del 2% nonostante proprio gli indigeni abbiano giocato un ruolo fondamentale nel costringere l'ex presidente Palacio a non scendere a patti con la multinazionale petrolifera Oxy e a non firmare il Trattato di Libero Commercio. In soli 6 anni in Ecuador sono stati rovesciati tre presidenti. Prima del breve periodo di interregno di Palacios, era stata la volta di Gutierrez. Gutierrez, arrivato al potere nel 2003 dopo aver vinto le elezioni con il beneplacito degli Stati Uniti che inizialmente hanno contribuito a costruire ad arte la sua immagine come presidente che difendeva gli interessi degli indios prima di essere rovesciato dalla stessa Conaie, che in breve tempo ha capito di andare incontro verso un vero e proprio tradimento.Appena avuta la sicurezza della vittoria Rafael Correa, noto per la sua vicinanza alle posizioni chaviste, ha dichiarato di voler rinegoziare i contratti con le multinazionali petrolifere e ha promesso di convocare presto un'Assemblea Costituente sull'esempio di Morales in Bolivia, che peraltro sta trovando alcune difficoltà per il continuo ostruzionismo dei dipartimenti "separatisti" capitanati da quello di Santa Cruz. Il successo di Correa ha acceso l'entusiasmo dei movimenti contadini, ad esempio la Coordinadora Nacional Campesina ha sottolineato il proprio sollievo perché "l'affermazione elettorale di Rafael rappresenta un messaggio chiaro della volontà popolare contro il Trattato di Libero Commercio".