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Polvere di stelle - 10° - Cuore Sacro


CUORE SACRO Regia di FERZAN OZPETEK Con BARBORA BOBULOVA, ANDREA DI STEFANO, LISA GASTONI E' una storia di fantasmi Cuore sacro di Ferzan Ozpetek, film tutto costruito su un sistema di dualità (la protagonista ha due zie, incontra due uomini, si muove in due luoghi opposti), come afferma lo stesso regista, ma soprattutto su una coppia di spettri: fantasmi benefici, capaci di trasformare la vita della rampante Irene. L'uno, antico, è quello della madre, di cui la donna scopre illeggibili alfabeti tracciati sui muri della vecchia casa di famiglia; l'altro è ciò che resta di una strana bambina, che ancora viva pretendeva di farle da spiritello-guida. Già queste scelte fanno intuire quanto sia insolito, coraggioso e rischioso il nuovo film del regista della "Finestra di fronte": un coraggio raro nel nostro cinema, di cui gli diamo atto con ammirazione. E tuttavia le immagini, impeccabili per grammatica e sintassi, non sono al livello di ambizioni così alte, non lasciano graffiti nella fantasia dello spettatore, stentano a dare forma al travaglio febbrile dell'imprenditrice senza scrupoli convertita in angelo della carità per vecchi e "nuovi poveri". Qualcosa di simile accade con le citazioni disseminate lungo il film, dalla sequenza della piscina ("Il bacio della pantera") al santo strip-tease d'Irene ("Teorema" di Pasolini, autore col quale Ozpetek condivide il bisogno di sacro): eleganti, ma più "optional" che necessarie. Ormai legata a filo doppio a ruoli di smarrimento interiore, Barbora Bobulova si offre in olocausto con l'opportuna dedizione.