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Iran: Ahmadinejad perde consensi


"I risultati rappresentano una netta sconfitta per gli alleati di Amhadinejad. I votanti hanno detto un sonoro 'no' di fronte alla incompetenza e ai metodi autoritari del governo". Cosi' il principale partito riformista, il Fronte per la partecipazione, ha sintetizzato l'esito delle elezioni comunali e di quelle per il rinnovo dell'Assemblea degli Esperti che si va delineando attraverso lo spoglio.   Il quadro che emerge dal voto locale e' un quadro contrastato, ma tutto lascia pensare che nei prossimi quattro anni i piu' stretti alleati del presidente ultraconservatore Mahmud Ahmadinejad non avranno piu' il dominio assoluto nei consigli comunali. L'uomo simbolo di questa svolta e' Akbar Hashemi Rafsanjani, esponente centrista del clero, che ha battuto l'ayatollah Mohammad Taghi Mesbah Yazdi, mentore spirituale di Ahmadinejad, nelle elezioni per l'Assemblea degli Esperti (organismo che sceglie il leader supremo dell'Iran).   Secondo i risultati parziali, l'ex presidente e' in testa allo spoglio con 1,3 milioni di voti: ha raccolto quasi mezzo milione in piu' dell'attuale leader dell'Assemblea degli Esperti, l'ayatollah Ali Meschini. A quanto pare anche gli alleati dell'ayatollah Mohammad Aghi Mesta Asti,che con 700.000 voti e' al sesto posto nello spoglio per l'Assemblea degli Esperti, non avrebbero brillato a Mossad, seconda dell'Iran: non avrebbero ottenuto alcun seggio.   Per il settantunenne Rafsanjani e' una bella rivincita dopo l'umiliante sconfitta subita nelle elezioni presidenziali del 2005 a opera di Ahmadinejad. L'ex presidente sembra aver tratto vantaggio dalla alleanza sempre piu' stretta con i riformisti: emblematico al riguardo il fatto che abbia votato fianco a fianco con l'ex presidente liberale Mohammad Khatami.