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Somaliland. Il paese che non c'è


Anniversario della sua indipendenza. Ex colonia britannica, separatasi dalla Somalia nel 1991, il Somaliland oggi è una nazione non riconosciuta da nessuno stato. Ha un suo esercito, una banca centrale, dei confini e una moneta – lo shilling, stampato in una tipografia britannica. Ma la vera particolarità di questo piccolo territorio, abitato da quattro milioni di persone, è che è una democrazia molto più solida di quelle di tanti altri paesi africani. Dal 2001 – tra referendum, presidenziali e amministrative – i cittadini del Somaliland hanno votato quattro volte, e gli sconfitti hanno sempre riconosciuto il verdetto delle urne. Non ci sono state contestazioni nemmeno nel 2005, quando Dahir Kahin ha strappato per soli 213 voti la presidenza al candidato dell'opposizione, che oggi guida la
maggioranza in parlamento dopo aver vinto le legislative."Non abbiamo la cultura tipicamente africana che consiste nel piazzare i familiari nei posti di potere", assicura a Jeune Afrique il presidente Kahin. "Io stesso mi ritirerò alla fine del mandato". Nel frattempo continuerà a chiedere il riconoscimento ufficiale del suo paese. Prossimo appuntamento: il vertice dell'Unione africana previsto per luglio.