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Nuovo azionariato per Liberation, Caracciolo tra gli investitori


Il quotidiano francese Liberation riceverà un vitale aumento di capitale di 15 milioni di euro dopo che i dipendenti hanno accettato misure che elimineranno il loro diritto di veto sulle decisioni strategiche del giornale."E' stato fatto un importante passo avanti attraverso il rifinanziamento di Liberation", ha detto oggi in una nota il suo principale azionista, Edouard de Rothschild.La decisione arriva dopo mesi di incertezza per il quotidiano, che lotta per la sopravvivenza tra tagli di personale e il rischio della minaccia di insolvenza.Rothschild ha contribuito con 5,8 milioni di euro, mentre il resto è arrivato da altri investitori, compreso Carlo Caracciolo, cofondatore del quotidiano la Repubblica, che ha versato 5 milioni a titolo personale.Tra gli azionisti ci sono anche Mediascap, il gruppo dietro il quotidiano belga La Libre Belgique (1,2 milioni) , la società di produzione cinematografica Pathé (1,5 millioni), Pierre Berge, ex-capo della casa di moda Yves Saint Laurent, e lo scrittore Bernard-Henri Levy."Tutti gli sforzi fatti dallo staff, dagli azionisti vecchi e nuovi, dai creditori e dai fornitori permetterà a Liberation di continuare a decidere la propria storia e a giocare un ruolo importante nella stampa quotidiana e generale francese", dice ancora Rothschild nella nota.La decisione di andare avanti con l'aumento di capitale, di cui Liberation necessitava per operare, è arrivata dopo che i dipendenti hanno accettato di rinunciare ad un diritto di veto sulle decisioni strategiche del giornale.Rothschild aveva fatto della rimozione del veto una precondizione per portare capitale fresco al quotidiano, fondato nel 1973 da un gruppo di intellettuali di sinistra tra cui vi era Jean-Paul Sartre.