Snorki sarai tu!

Lola - 10° puntata - prima parte


Con una frequenza, improponibile al giorno d'oggi, Lola riesce ad essere presente con un suo album anche nell'estate 1985. L'album è Carioca.L'operazione appare quanto mai ardita, non solo perchè si tratata del decimo disco di inediti in dieci anni, ma sopratutto per la complessità musicaledelle canzoni; originali ed ermetiche, assolutamente distinti dai prodotti realizzati e circolanti in Italia in quel momento.Con questo progetto Lola si espone anche dal lato economico, producendo personalmente il disco dimostrandio la passionalità e l'incoscenza di chi si muove totalmente slegata da vincoli di tipo commerciale. Ogni disco si può condiderare il supermento di quello precedente, anche per una sorte di indisponibilità "naturale" di Lola a reciclare idee e sonorità di successo.La versatilità interpretativa di Lola raggiunge in Carioca i risultati più alti: le canzoni, infatti, musicalmente oscillanti tra rock, soul, funky e jazz, ed estremamente originakli dal punto di vista della melodia, sono alquanto impegnative, anche perchè, trattandosi essenzialmente di traduzioni, sono prive di rime o di versi metricamente regolari. Ma proprio in questà complessità risiede il fascino del disco che, superati i primi ascolti nei quali può risultare addirittura ostico, seduce con la raffinatezza degli arraggiamenti e con la fantasiosità dei testi.E infatti Lola vince la scommessa:il 33 giri giunge fino alla sesta posizione, restando in classifica per cinque mesi e vince per la seconda volta Vota la voce.La canzone più piaciuta è senz'altro Acqua, il cui video (sigla finale del Festivalbar) propone una Lola molto sensuale  abbronzata e in costume tra spiagge e cascate del Brasile. Acqua in effetti è un motivo estremamente orecchiabile, una sorta di filastrocca interpretata in controcampo da un coro di bambini brasiliani, gli stessi che con una melodia tradizionale "carioca"aprono e chiudono l'album. La canzone, che comincia con una voce quasi sussurrata di Lola tra rumore di onde e versi di gabbiani, è firmata per l'adattamento da Bruno, celebre cantatnte genovese degli anni sessanta.Bruno firma anche il testo della canzone conclusiva, La tigre e il cantautore. I riferimenti sembrano chiari.Questo è il testo della settimana (Acqua):Continuare a vivere così ha l'aria di un naufragio: s', questa vità m'ha fregato mi ha insegnato ad aspettare, sognare un mondo mai creato... il mare è già qui che trabocca ed ora che son sola l'acqua mi tocca! Acqua nascerà acqua crescerà acqua vieni giù dai monti Acqua laverà e disseterà acqua cheta rompi i ponti Acqua pioverà acqua asciugherà acqua bagna questa terra acqua splenderà limpida sarà acqua porta via la guerrà Acqua Acqua forte Acqua scura Acqua che scenderà non fa paura Acqua trasparente Acqua e niente Acqua ritornerà Acqua corrente