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Proclamato lo stato di emergenza in Bangladesh


Presidente dimesso, elezioni rinviate, coprifuoco: sono precipitati nel giro di poche ore gli eventi in Bangladesh. Dopo giorni di violenze pre-elettorali, nel Paese asiatico è stato proclamato lo stato d'emergenza, con divieto di circolare la notte, di manifestare o di diffondere informazioni, immagini e persino vignette critiche nei confronti del governo. Il comitato provvisorio che regge il Bangladesh dall'ottobre scorso aveva il compito di portare il Paese alle urne. Ma il capo dello stato transitorio Iajuddin Ahmed è stato accusato di aver aggiunto alle liste elettorali i nomi di 14 milioni di cittadini fantasma. Il tutto, secondo l'opposizione, per favorire un partito alleato.Il presidente ha rassegnato le dimissioni ieri sull'onda delle proteste che, degenerate in scontri, hanno fatto almeno 35 morti e centinaia di feriti. Le elezioni, che erano state previste per il 22 gennaio, sono state rinviate a data da destinarsi. In ogni caso Onu e Unione Europea hanno deciso di ritirare i propri osservatori.