Al suo arrivo alla Porte di Versailles, che oggi accoglie il congresso Ump, Nicolas Sarkozy ha chiesto agli iscritti di riservare un'accoglienza trionfale al premier Dominque de Villepin, rivale storico del presidente dell'Ump. "Vi chiedo di accogliere in trionfo tutti coloro che verranno qui. Avrò bisogno di tutti loro, voi ne avrete bisogno, la Francia ne avrà bisogno", ha dichiarato il ministro degli Interni e futuro candidato all'ingresso del congresso che oggi lo proclamerà ufficialmente candidato del partito nella corsa all'Eliseo. Villepin è arrivato al Congresso alle 11 ed è stato accolto personalmente da Sarkozy. I due si sono stretti lungamente la mano davanti ai militanti Ump, poi si sono diretti verso una saletta privata. QUalcuno ha gridato "Dominique", ma la sua voce è stata presto coperta dal ritornello "Nicolas president"."La Francia ci guarda", ha detto Sarkozy, "siamo una famiglia unita. Noi siamo la disponbilità, la mano tesa. Tutti quelli che verranno qui devono essere considerati amici": "Non potremo vincere se non con l'appoggio di tutti. Il settarismo è per gli altri, non ci riguarda". "Noi siamo tolleranti e rispettosi. Una grande famiglia è la somma di posizioni differenti", ha concluso il candidato all'Eliseo.
Sarkozy candidato della destra: avremo bisogno anche di Villepin
Al suo arrivo alla Porte di Versailles, che oggi accoglie il congresso Ump, Nicolas Sarkozy ha chiesto agli iscritti di riservare un'accoglienza trionfale al premier Dominque de Villepin, rivale storico del presidente dell'Ump. "Vi chiedo di accogliere in trionfo tutti coloro che verranno qui. Avrò bisogno di tutti loro, voi ne avrete bisogno, la Francia ne avrà bisogno", ha dichiarato il ministro degli Interni e futuro candidato all'ingresso del congresso che oggi lo proclamerà ufficialmente candidato del partito nella corsa all'Eliseo. Villepin è arrivato al Congresso alle 11 ed è stato accolto personalmente da Sarkozy. I due si sono stretti lungamente la mano davanti ai militanti Ump, poi si sono diretti verso una saletta privata. QUalcuno ha gridato "Dominique", ma la sua voce è stata presto coperta dal ritornello "Nicolas president"."La Francia ci guarda", ha detto Sarkozy, "siamo una famiglia unita. Noi siamo la disponbilità, la mano tesa. Tutti quelli che verranno qui devono essere considerati amici": "Non potremo vincere se non con l'appoggio di tutti. Il settarismo è per gli altri, non ci riguarda". "Noi siamo tolleranti e rispettosi. Una grande famiglia è la somma di posizioni differenti", ha concluso il candidato all'Eliseo.