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Frode fiscale: Cocciante condannato a tre anni


Riccardo Cocciante è stato condannato per frode fiscale a tre anni di prigione con la condizionale e a pagare una multa di 37.500 euro. La decisione è stata presa ieri dalla corte d'appello di Parigi che ha comminato la stessa pena alla moglie dell'artista, Catherine. Il cantante, 60 anni, ha annunciato che presenterà ricorso alla Cassazione francese. Era stato giudicato colpevole a marzo dello scorso anno con una sentenza di primo grado che annunciava 30 mesi di prigione di cui 20 solo con la condizionale. Cocciante e la moglie rischiavano quindi di finire dietro le sbarre per essersi «sottratti con frode» nel 2001 al pagamento dell'imposta sul reddito del 2000. La coppia aveva dichiarato all'ufficio delle imposte 62.000 franchi (circa 9.300 euro) mentre il fisco aveva calcolato che il suo reddito nel 2000 fosse stato pari a 40,8 milioni di franchi (più di 6 milioni di euro), dovuti in gran parte allo straordinario successo del musical «Notre-Dame de Paris». L'imposta evasa, secondo gli accertamenti, era di circa 2,8 milioni di euro. «Non sono uno che ama fare il furbo, mi sento umiliato. Se ho fatto degli errori non li ho fatti venatamente», aveva dichiarato all'epoca il compositore che vivendo in Manda (ma l'accusa aveva segnalato «una presenza reale e continua» sul territorio francese) credeva di essere a posto con l'erario. «Siamo in grado di certificare che per l'anno in oggetto le tasse sono state regolarmente versate al fisco irlandese», era stata la tesi della difesa.