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Decreto Bersani 2007 sulle liberalizzazioni (X°p.)


IL PUBBLICO REGISTRO AUTOMOBILISTICO (P.R.A.)SPARISCE UN DOPPIONE - LA SUA FUNZIONE DI ‘ANAGRAFE’ DEI VEICOLI E’ GIA’ SVOLTA DALLA MOTORIZZAZIONE CIVILE(disegno di legge) - stop ai costi sostenuti per le marche da bollo e i diritti di segreteria per le immatricolazioni e i passaggi di proprietà al P.R.A- taglio delle risorse finanziarie necessarie per tenere in piedi due registri- l’occupazione dei dipendenti del P.R.A. sarà tutelata: i lavoratori potranno usufruire della mobilità presso enti pubblici non economici nello stesso capoluogo.- per l’assoluta tutela degli utenti e il completo contrasto a possibili fenomeni di criminalità sarà garantita la contestualità del passaggio di proprietà e della conseguente istantanea registrazione presso gli elenchi della Motorizzazione. Ciò che consentirà agli interessati e alle forze dell’ordine di conoscere in ogni momento e in tempo reale l’esatta titolarità degli autoveicoli.- Il Pubblico Registro Automobilistico non è altro che l’anagrafe degli autoveicoli, è in sostanza la struttura che registra la proprietà dei veicoli con la denominazione della targa. Esiste, però, un altro archivio, e cioè quello della Motorizzazione Civile, che contiene gli stessi identici dati, oltre ad informazioni tecniche aggiuntive. Mantenere in vita il P.R.A. sarebbe come avere due anagrafi con gli stessi dati. Una cosa inutile e costosa. Eliminare il P.R.A. consente al cittadino di ricevere i servizi più velocemente e di risparmiare.- Perché in Italia, a differenza di quanto avviene in Europa, esiste anche il PRA, dove i veicoli, pur già registrati nell’Archivio Nazionale dei Veicoli, devono essere nuovamente registrati a cura dei proprietari? La ragione risiede nella disciplina civile dei beni mobili registrati (tali finora sono state considerate le automobili), che prevede la trascrizione, fra gli altri, dei contratti di trasferimento della proprietà e costitutivi o modificativi dei diritti reali, ai fini dell’opponibilità nei confronti dei terzi, per dirimere i possibili conflitti fra gli interessati al medesimo bene, secondo una complessa disciplina giuridica. Ma l’inclusione degli autoveicoli fra i beni mobili registrati appare ormai obsoleta: ormai, di fatto, quasi più nessuno iscrive ipoteche sui veicoli e quasi tutti, invece, preferiscono più moderni ed efficienti sistemi di finanziamento dell’acquisto. Con queste norme,infatti, gli autoveicoli, i motoveicoli e i rimorchi cessano di essere sottoposti alle disposizioni sui beni mobili registrati.- Oggi si pensa che il PRA serva per andare a vedere di chi è la proprietà di un certo veicolo con una determinata targa. In realtà esiste un altro archivio, anche molto più ricco, che è quello della Motorizzazione (archivio nazionale veicoli sito presso il ministero dei Trasporti che contiene sia i dati sulla proprietà del veicolo, sia tutti i dati tecnici del veicolo la targa, come ad esempio l’omologazione, la potenza ecc…) che contiene gli stessi identici dati a cui accedono comuni, polizia, guardia di finanza, carabinieri ed altri, 24 ore al giorno. Il P.R.A. quindi non ha ragion d’essere: non ha alcun senso far viaggiare parallelamente due archivi con le stesse informazioni, considerati i costi e le complicazioni che ne derivano.Nota Bene: Il regime della trascrizione dei contratti e degli atti indicati nel pubblico registro automobilistico e dell'iscrizione dei veicoli in entrambi i registri ha evidenziato, nel corso degli anni, gravissimi problemi quanto alla inammissibile durata delle procedure, alla complessità e onerosità degli adempimenti per gli interessati ed alla sostanziale inefficacia rispetto alla tutela degli interessi pubblici tutelati. L'obbligo di iscrizione e trascrizione nel pubblico registro automobilistico, infatti, non serve neppure a garantire la tutela delle parti contraenti e dei terzi visti i numerosissimi episodi di truffa a danno dei consumatori quali la ripetuta vendita del veicolo prima della trascrizione; l’intestazione di decine di veicoli a cittadini ignari, talvolta ad opera della criminalità organizzata, per dissimulare il proprio patrimonio e altri innumerevoli ulteriori inconvenienti riscontrati, ad esempio, in caso di fallimento del concessionario dopo la vendita e il pagamento del prezzo, ma prima della relativa trascrizione.- per tutti coloro che lavorano attualmente al P.R.A. sono previste le ordinarie modalità di mobilità. In altre parole essendo il P.R.A. un ente pubblico non economico, gli attuali dipendenti andranno a lavorare presso un ente pubblico non economico che fa parte dello stesso comparto da cui vengono, presente nel capoluogo di provincia. Si tratta quindi solo di cambiare ufficio. La mobilità, comunque, verrà avviata previo confronto con le organizzazioni dei lavoratori.- Gli automobilisti si accorgeranno della novità quando prenderanno atto di un risparmio che si aggira intorno ai 50 euro: a questo ammonta il costo dell’immatricolazione e quello del passaggio di proprietà del veicolo. Ma se ne accorgeranno anche impiegherà la metà del tempo per avere la carta di circolazione: fino ad ora, infatti, erano due le transazioni da fare. Una per ottenere la Carta di circolazione dalla Motorizzazione; l’altra per ottenere, se pure a distanza di tempo, il Foglio complementare dal PRA.