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Foibe: D'Alema convoca ambasciatore croato


Il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, ha convocato per domani alla Farnesina l'ambasciatore della Croazia, Tomislav Vidosevic, sulla scia della durissima presa di posizione del presidente della Repubblica di Croazia, Stipe Mesic, in ordine al discorso del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sulle foibe. Il capo della Farnesina, si legge in una nota, "ha espresso stupore e deplorazione per le inaccettabili dichiarazioni" del capo dello stato croato. "Si tratta - di legge in una nota - di una reazione del tutto immotivata, che puo' essere dettata solo da una lettura distorta e fuorviante dell'intervento del Presidente Napolitano, che ha inteso rievocare, in continuita' con l'analoga iniziativa assunta dal Presidente Ciampi, la drammatica esperienza vissuta dalle popolazioni giuliano-dalmate nel corso della seconda guerra mondiale". "Ed e' del tutto evidente - sottolinea la nota - che ne' il Capo dello Stato ne' il Governo hanno mai inteso minimamente rimettere in discussione il Trattato di Pace del 1947 o gli Accordi di Osimo". "Sorprende e addolora constatare - continua la nota - come le dichiarazioni del Presidente croato contraddicano quei valori e principi che dovrebbero ispirare non solo il rapporto tra due Paesi vicini ma anche il percorso europeo della Croazia". D'Alema ha espresso l'auspicio che "malgrado le inopportune dichiarazioni del Presidente Mesic, Italia e Croazia possano proseguire sulla strada del dialogo e della collaborazione per rafforzare il rapporto bilaterale e risolvere con spirito costruttivo i problemi ancora in sospeso".