Snorki sarai tu!

Le canzoni lirycs - 1°


Marco Masini Scimmie (1995) Scimmie sui rami dei giorni drogati di sogni di erezioni innocenti di libertà, Con la febbre negli ormoni e un avanzo di civiltà che si spegne di Tavor e omertà con il cuore fra i coglioni e un passato di paranoia ci godiamo l'istante di una gioia la realtà dell'Utopia una lucida Follia masticare in branco lingue odori fumo e gomme. Scimmie col fiato sul collo succhiamo il midollo della vita che vita ci dà! Perché è meglio salvarsi il culo che morire sul nascere come spermatozoi senza femmina niente svastiche né vangeli niente sangue da vendere noi crediamo nell'Animalità nell'autentica Anarchia senza inutili messia confessarsi in branco fra preghiere di bestemmie. Scimmie fratelli-sorelle coi lividi a pelle e adrenalina potabile scimmie sui tetti del mondo piangendo ridendo lacrime per non perdere il vizio della vita l'Essenza il Perché? Riusciremo amore mio in questo splendido paradiso a pagamento anche a perdonare Dio! Che spettacolo che viaggio che scopata rinascere ce l'avremo il coraggio...chi lo sa? Fino all'Estasi di uno stallo per non vivere più a metà e provare una nuova Libidine! Scimmie sui rami dei giorni drogati di sogni di erezioni innocenti di libertà. Alle origini del cervello per non farsi di verità per Aversi e non fottersi l'Anima! per Aversi e non fottersi l'Anima!Le scimmie sono le persone normali che sono (drogati di sogni di erezioni innocenti) cioè che vivono la vita normalmente e credono nelle promesse (vane) che la società gli dà.Si è spinti a fare quello che la società "comanda" e viamo la vita fino in fondo (col fiato sul collo succhiamo il midollo della vita che vita ci dà!).Non conviene essere altruisti (Perché è meglio salvarsi il culo che morire sul nascere) se non vuoi passare per fesso.Ad un certo punto, però, secondo Masini, si inzia ad usare la testa e a seguire un percorso autonomo  (Riusciremo amore mio in questo splendido paradiso a pagamento anche a perdonare Dio!).Però bisogna stare sempre attenti (per aversi e non fottersi l'anima).