«Anche questo è terrorismo». L’Osservatore Romano commenta così
«l’insulso comizio durante il concerto del primo maggio» che sarà
ricordato, scrive, per «i vili attacchi al Papa». «È terrorismo -
spiega il giornale vaticano - lanciare attacchi alla Chiesa. È
terrorismo alimentare furori ciechi e irrazionali contro chi parla
sempre in nome dell’amore, l’amore per la vita e l’amore per l’uomo. E:
vile e terroristico
lanciare sassi questa volta addirittura contro il
Papa, sentendosi coperti dalle grida di approvazione di una folla
facilmente eccitabile».
Al concerto dei sindacati, denuncia l’Osservatore, si è
tenuo «un piccolo comizio nel quale ha mischiato varie cose e varie
aggressioni verbali, dando vita ad un confuso e approssimativo discorso
sull’evoluzionismo e sui temi della vita e della morte. Tutto questo di
fronte a circa 400.000 persone e ad un più numeroso pubblico
televisivo». Ed anche se, «i sindacati ed altri partecipanti alla
manifestazione si sono dissociati dalle parole del conduttore, resta il
fatto - rileva il quotidiano vaticano - che questo personaggio da
qualcuno è stato scelto. E chi l’ha scelto non ha tenuto conto del
momento che stiamo vivendo».
CAPPATO DIFENDE IL PRESENTATORE
Marco Cappato,
dei Radicali Italiani, si schiera in difesa del presentatore: «È
bastato che rivolgesse critiche ironiche e non certo insultanti nei
confronti del Vaticano perchè si scatenasse il solito putiferio del
festival clericale. Coloro che invocano la libertà di espressione per
le gerarchie Vaticane non sembrano disposti a concedere la stessa
libertà sul palco di un concerto, e già hanno cominciato, con Savino
Pezzotta, a screditare la piazza Navona del coraggio laico. Manca solo
la restaurazione della messa all’indice e l’introduzione del reato di
lesa maestà vaticana per completare l’opera».
RIVERA SI DIFENDE: TESTI CONCORDATI
Andrea
Rivera, uno dei conduttori della manifestazione del Primo Maggio a San
Giovanni, ha avuto modo di replicare alle polemiche innescate dalle sue
dichiarazioni fatte dal palco del concerto. Durante la trasmissione ha
dichiarato: «I miei testi li ho proposti agli autori e sono stati
approvati?», aggiungendo che «la maggior parte dei mie detrattori ha
detto che ho fatto delle battute fuori luogo?Allora l’articolo 21 della
costituzione che ci fa li. Non è fuori luogo?»
PRODI: SERVE BUONSENSO
«Bisogna usare serenità e
buonsenso: purtroppo ormai sono mesi e mesi che si stanno continuamente
alzando i toni e credo che di questo il Paese non abbia bisogno.
Abbiamo bisogno di serenità e questo è l’unico messaggio che va a
tutti». Così il presidente del Consiglio, Romano Prodi, risponde ad una
domanda sulle polemiche scatenate dalle battute pronunciate da Andrea
Rivera al concerto del Primo maggio a Roma. «Gli scriteriati ci sono
sempre, ci sono sempre persone che usano linguaggi al di sopra delle
righe. Chi ha più buonsenso lo usi, diceva sempre mia madre: cerchiamo
di usarlo», conclude Prodi.