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Gordon Brown eredita da Blair la sconfitta del labour


"Il verdetto su 10 anni di New Labour e' servito", ha scritto impietoso il quotidiano 'The Sun'.  Non e' ancora primo ministro, ma i guai sono gia' cominciati per Gordon Brown. Il piu' accreditato successore di Tony Blair a Downing Street ha subito l'onta di vedere il partito laburista perdere per un seggio nella sua Scozia alle amministrative di giovedi'. Per la prima volta da 50 anni a questa parte i progressisti non sono piu' maggioranza al parlamento di Edimburgo dove ora, anche se per un solo seggio, dominano i nazionalisti di centrosinistra dell'SNP intenzionati a tenere un referendum per la secessione della Scozia.
Nella roccaforte del Galles il Labour ha subito "la peggiore sconfitta dalla Prima guerra mondiale", come ha ricordato la Bbc. In generale, la formazione di governo ha perso circa 500 seggi municipali, ma i laburisti sono ancora il primo partito con 26 seggi su 60 del parlamento locale. Per governare pero' avranno bisogno di un alleato e gia' guardano ai liberal democratici che hanno ottenuto sei seggi. Blair ha cercato di minimizzare la portata della sconfitta. "Tutti sapevano che ci avrebbero bastonato, che sarebbe stata una disfatta e non e' stato cosi'", ha detto incontrando i dirigenti del partito a Londra. "Alle elezione di medio termine si viene sempre sconfitti", ha aggiunto, ma "questi risultati sono un ottimo trampolino di lancio per vincere le prossime politiche". Se il premier in carica fa sfoggio di sicurezza, Brown assicura che i laburisti hanno imparato la lezione. "Il partito laburista ascoltera' e imparera', mentre continua a lavorare per il bene del popolo britannico", ha detto. Per la prossima settimana e' atteso l'annuncio di Blair sul suo futuro. Fonti a lui vicine hanno assicurato che per ora il premier comunichera' solo la decisione circa il ruolo nel partito, ma non e' escluso che la disfatta elettorale accelerianche il passaggio di consegne alla guida del governo.