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Paola Turci: Vorrei scrivere canzoni d'amore come Tiziano Ferro


"Milano...dieci anni di vita bellissimi!». Ancora ci pensa, Paola Turci, a quella mansarda sui tetti della città, dove ha vissuto fino a tre anni fa. Ma ora che è tornata nella «sua» Roma, nel quartiere Testaccio, ha imparato a moderare certi slanci di milanesità. «Ecco, sono a pranzo con Marina Rei e il mio agente, già si sono immusoniti...», scherza al telefono la cantautrice romana, da domani al Blue Note con il violinista Andrea Di Cesare. Un repertorio di brani suoi ri-arrangiati, accostati a quelle che Paola definisce «le canzoni della vita: Paloma negra, Dio come ti amo, Preghiera in gennaio...» Che cosa ci fa Paola Turci al Blue Note «Me lo sono chiesto anch'io. Poi sono prevalsi gli affetti... Paolo Colucci, uno dei proprietari, è mio cognato. Ci teneva che facessi un concerto nel suo locale, alla fine ho accettato. Ma è uno spettacolo a modo mio, ci sto lavorando da un pò perché vorrei che fosse davvero unico.» Un ricordo milanese «Tanti. La mia casa soprattutto, nel posto più bello, vicino al Cenacolo. Facevo lunghe passeggiate e pensavo che lì era passato anche Leonardo da Vinci. Ero così orgogliosa che il mio cane l'ho chiamato Leo». Milano ha coinciso anche con la crescita professionale «Le devo tutto, direi. Qui ho preso contatti con la Warner Music Italy, l'etichetta che mi ha permesso di diventare più commerciale. Ricordo i pomeriggi agli studi del Jungle Sound, o al Lucky Music, a cercare chitarre, ne ho una collezione! A Milano sono cresciuta anche come persona, sono diventata più romantica». Eppure nei suoi testi continua a prediligere l'impegno... «Mi lascio suggestionare, agisco di impulso... quando ho scritto la canzone per Adriano Sofri ("II Gigante") ero rimasta impressionata da un suo racconto, in cui descriveva lo spicchio di ciclo che poteva intravedere dalla cella. Ma in realtà vorrei scrivere solo canzoni d'amore, come quelle di Tiziano Ferro». Tra poco debutterà in libreria. «Sto scrivendo un romanzo con un'amica giornalista. Non so se troverò un editore, ma è lo stesso una forte esperienza emotiva». Parla molto di sentimenti. Per caso è innamorata «Sì, però mi procura grande sofferenza. E un amore corrisposto, ma impossibile».