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Mosca, al Gay Pride aggressione a Luxuria e Cappato


Una cinquantina, tra parlamentari europei e attivisti dei diritti civili russi e europei, si sono ritrovati domenica mattina davanti alla residenza del Sindaco di Mosca. Volevano consegnargli una lettera a sostegno dei diritti delle minoranze sessuali dopo che il sindaco aveva vietato, per il secondo anno consecutivo, lo svolgimento del Gay Pride nella capitale russa. Sono stati aggrediti da un gruppo di nazionalisti accompagnati da religiosi ortodossi che li incitavano a cacciare i peccatori. I poliziotti presenti sono intervenuti ma solo per arrestare e picchiare i sostenitori dei diritti dei gay. Vladimir Luxuria, la deputata transgender di Rifondazione comunista, è stat aggredita mentre parlava on i giornalisti e fatta segno di un lancio di uova. Sabato era stata trattenuta per sei ore in aeroporto dalla polizia. Fermato invece l'europarlamentare radicale Marco Cappato e con lui Ottavio Mazzocchi, un militante dei diritti civili. Spiega Cappato di essere stato prima aggredito dai nazionalisti e poi fermato dalla polizia. «Uno tirava i calci a Ottavio Marzocchi», spiega riferendosi all'assistente parlamentare con lui trasferito nel posto di polizia. «Allora mi sono messo a urlare agli agenti: "Come mai non ci proteggete?"». L'eurodeputato dei Radicali si trovava a Mosca con altri esponenti del Parlamento europeo per sostenere i diritti degli omosessuali. «Questa mattina alle ore 10.15 ora italiana - spiega una nota del Partito radicale - a Mosca, davanti alla sede ufficiale del sindaco di Mosca, sulla Via Tverskaja, sono stati aggrediti e malmenati da gruppi di naziskin, e poi dalla polizia che li ha arrestati, gli esponenti radicali Marco Cappato, deputato europeo; Nikolai Alexeiev, radicale russo e Coordinatore del Gay Pride di Mosca; Nikolay Kramov, rappresentante dei radicali a Mosca; Ottavio Marzocchi, radicale e funzionario al Parlamento Europeo». La delegazione radicale, insieme a parlamentari europei di altri gruppi voleva consegnare al sindaco, spiegano i radicali, una lettera firmata da 50 parlamentari europei e italiani dopo che era stato vietato il Gay pride. Ma «mentre veniva distribuito il volantino con il testo della lettera un gruppo di naziskin, alla presenza di un vescovo ortodosso, scortato da due persone, che dava loro la benedizione, ha cominciato a tirare uova ai partecipanti all'iniziativa nonviolenta e poi a picchiare violentemente i radicali». Tutti i fermati sono stati successivamente rilasciati, ma Nikolai Khramov, Nikolai Aleksev e Sergei Kostantinov, dirigenti del Partito russo transnazionale, sono stati incriminati per resistenza a pubblico ufficiale i dirigenti del Partito russo radicale transnazionale a Mosca. Intanto, per lunedì 28 si annuncia una protesta di una delegazione di eurodeputati socialisti, guidata dal presidente del gruppo Martin Schultz. I deputati europei si recheranno a Mosca «per protestare contro i dirigenti russi» rei di «assurde violenze e prevaricazioni» nei confronti di chi è sceso in piazza per difendere i diritti degli omosessuali. Lo ha annunciato il vicepresidente del gruppo del Pse, Pasqualina Napolitano. «Esprimiamo tutta la nostra solidarietà a Marco Cappato, Vladimir Luxuria e ai partecipanti alla manifestazione di Mosca - afferma l'eurodeputata - vittime di assurde violenze e prevaricazioni nel corso di una civile protesta in difesa dei diritti degli omosessuali. Domani - spiega - saremo a Mosca con una delegazione del Gruppo Pse guidata dal presidente Martin Schulz e avremo incontri ad alto livello con i dirigenti russi, oltre che con esponenti della società civile. E non mancheremo - assicura - di sollevare il tema della libertà di espressione e del rispetto dei diritti umani in tutta la Russia».