Il nuovo Trattato europeo rischia di non vedere la luce se non sarà risolta la disputa sul sistema di voto. I Ventisette sono d'accordo sulla necessità di riequilibrare il peso politico dei Paesi membri, ma non su come farlo. La Polonia si conferma contraria al cosiddetto sistema della doppia maggioranza, ma quasi tutti gli altri Stati non sono disposti a rimetterlo in discussione.Il metodo della doppia maggioranza implica che per approvare le decisioni sia necessario il voto favorevole del 55% degli Stati membri che rappresentino almeno il 65% della popolazione dell'Unione Europea.La Polonia non accetta la nuova procedura perché ridurrebbe il suo peso rispetto al metodo concordato a Nizza e tuttora in vigore. Varsavia propone invece un diverso sistema, basato sulla radice quadrata del numero degli abitanti.L'analista Sebastian Kurpas spiega: "Il sistema della doppia maggioranza dà piu' potere ai Paesi molto grandi e a quelli piccoli, mentre quelli di media grandezza ne perderebbero. Invece, il sistema della radice qudrata è piu' equilibrato. Comunque, bisogna dire che l'attuale sistema di Nizza, cui spesso fanno riferimento i polacchi, dà un potere sproporzionato ai Paesi medi, in particolare Spagna e Polonia."Accettare la proposta polacca e quindi rimettere in discussione il nucleo del Trattato, pare un'ipotesi impraticabile. In alternativa, a Varsavia potrebbe essere offerto un rinvio di due anni dell'entrata in vigore della doppia maggioranza oppure un'altra contropartita, come un aumento dei seggi polacchi nell'Europarlamento.
Il voto a doppia maggioranza, pomo della discordia nell'UE
Il nuovo Trattato europeo rischia di non vedere la luce se non sarà risolta la disputa sul sistema di voto. I Ventisette sono d'accordo sulla necessità di riequilibrare il peso politico dei Paesi membri, ma non su come farlo. La Polonia si conferma contraria al cosiddetto sistema della doppia maggioranza, ma quasi tutti gli altri Stati non sono disposti a rimetterlo in discussione.Il metodo della doppia maggioranza implica che per approvare le decisioni sia necessario il voto favorevole del 55% degli Stati membri che rappresentino almeno il 65% della popolazione dell'Unione Europea.La Polonia non accetta la nuova procedura perché ridurrebbe il suo peso rispetto al metodo concordato a Nizza e tuttora in vigore. Varsavia propone invece un diverso sistema, basato sulla radice quadrata del numero degli abitanti.L'analista Sebastian Kurpas spiega: "Il sistema della doppia maggioranza dà piu' potere ai Paesi molto grandi e a quelli piccoli, mentre quelli di media grandezza ne perderebbero. Invece, il sistema della radice qudrata è piu' equilibrato. Comunque, bisogna dire che l'attuale sistema di Nizza, cui spesso fanno riferimento i polacchi, dà un potere sproporzionato ai Paesi medi, in particolare Spagna e Polonia."Accettare la proposta polacca e quindi rimettere in discussione il nucleo del Trattato, pare un'ipotesi impraticabile. In alternativa, a Varsavia potrebbe essere offerto un rinvio di due anni dell'entrata in vigore della doppia maggioranza oppure un'altra contropartita, come un aumento dei seggi polacchi nell'Europarlamento.