Snorki sarai tu!

Brown è il nuovo leader laburista. Mercoledi Blair gli cederà la guida del governo.


Raccogliere la "sfida del cambiamento", ridare un'anima al Partito laburista. Sono due degli impegni presi a Manchester da Gordon Brown, che nel corso di una Conferenza è stato eletto a sostituire Tony Blair alla testa del partito della sinistra britannica. Dal 27 giugno prossimo Brown prenderà il posto di Blair anche alla guida del governo, dove promette novità, pur muovendosi nel solco tracciato dal suo predecessore."Negli anni a venire la nostra politica estera terrà conto del fatto che per sconfiggere l'estremismo terrorista non basta la risorsa militare. E' anche una lotta di idee ed ideali di quanti nel futuro si batteranno col cuore e col cervello, nel paese e nel mondo".Mentre Brown parlava ai suoi, fuori dalla sala migliaia di militanti pacifisti hanno manifestato ancora una volta contro l'intervento britannico in Iraq, e contro quello che hanno definito "il primo ministro più pericoloso e aggressivo" della storia del paese. Nuovo numero due del partito è stata eletta una donna. A battere, seppur di misura, il ministro dell'Educazione Alan Johnson, è stata Harriet Harman, da un mese sottosegretaria alla Giustizia."Avete detto forte e chiaro che vi aspettate dei cambiamenti, ed in quali settori pensiate sia necessario rafforzare la nostra azione. D'altra parte avete scelto il partito laburista per avere una voce, non per entrare nel club dei sostenitori del leader".Il passaggio di consegne da Blair a Brown ha galvanizzato i sondaggi, che per la prima volta da mesi registrano la prevalenza dei laburisti sull'opposizione conservatrice, 39 a 36.