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Pena capitale, a rischio i rapporti Ue-Libia


Arrivano, immediate, le reazioni di sconcerto alla decisione della corte suprema libica. L'Unione europea esprime la sua condanna direttamente da Strasburgo dove il presidente della Commissione José Manuel Barroso, intervenendo davanti al Parlamento europeo, Strasburgo, ha voluto assicurare il medico palestinese e le cinque infermiere bulgare: "Garantisco che la commissione europea, la presidenza di turno, il Consiglio e gli gli stati membri faranno tutto il possibile per garantire il diritto alla vita e alla libertà di queste persone". La delusione dell'Unione mette in crisi gli sforzi intrapresi sino ad ora per legalizzare il regime di Tripoli, avvicinare la Libia di Gheddafi e aiutarla ad uscire dall'isolamento: "Da tempo stiamo cercando di rafforzare la cooperazione dell'Europa con la Libia in molti campi, soprattutto l'immigrazione e le politiche marittime - ha dichiarato Franco Frattini, vicepresidente dell'esecutivo europeo e capo della commissione Giustizia - Questa decisione della Corte Suprema libica certo non ci incoraggia a continuare con questi rapporti"La Bulgaria resta in attesa della decisione del Consiglio supremo libico, che si riunirà lunedì prossimo a Tripoli per decidere sulla grazia richiesta per le cinque infermiere condannate a morte. Dopodiché, si dice "pronta a reagire nei prossimi giorni a seconda degli sviluppi della situazione".