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Il Premier Erdogan guarda all'Ue con nuovo slancio, dopo la vittoria dell'Akp


Scongiurato il rischio delle derive estremistiche, la stampa turca parla di "vittoria della democrazia". E il risultato delle legislative che ha messo al sicuro l'Akp del Premier Tayyip Erdogan - oltre il 46% dei suffragi - riporta la sintonia fra Turchia ed Unione Europea. Tema spinoso quello dei rapporti con Bruxelles, quasi del tutto sparito dalla campagna elettorale. E che invece è riemerso nel discorso di Erdogan durante la serata di grandi festeggiamenti del suo partito islamico moderato: "Con l'ampio consenso che il nostro popolo ha espresso attraverso queste elezioni, continueremo a lavorare con determinazione per realizzare uno degli ideali fondamentali della nostra Repubblica, l'obiettivo dell'Unione europea". Per un Paese che si muove nel solco delle riforme politiche ed economiche, questo risultato è un momento importante per il popolo turco. E' stato questo il commento del Presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso.Il miracolo riuscito ad Erdogan è stato d'aver sottratto alle elite laiche il ruolo di interlocutore con l'Europa. Cosa non da poco dopo lo scontro con l'anima laica del Paese - di cui l'esercito si sente rappresentante - che si opponeva alla candidatura del Presidente della Repubblica proposto da Erdogan. A Istanbul, città simbolo della Turchia a cavallo fra Europa e Asia, c'è soddisfazione per il risultato: "E' positivo per la stabilità del Paese. Spero che l'opposizione impari la lezione dopo questi risultati" dice un abitante della metropoli sul Bosforo. La sfida del nuovo esecutivo sarà proprio governare tenendo a bada - senza mortificarle - le ali fondamentaliste e nazionaliste.