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La Germania si apre ai lavoratori dell'Est Europa


Germania, porte aperte ai lavoratori dell'Est. Berlino sta valutando la possibilità di allentare le maglie dell'ingresso nel mercato del lavoro ai cittadini dei nuovi membri dell'Unione europea. Esclusi finora grazie a una restrizione valida fino al 2009 e rinnovabile per altri due anni.Il motivo, la scarsità di manodopera tedesca reperibile sul mercato, che si è recentemente accentuata a causa sia della forte crescita economica sia del progressivo invecchiamento della popolazione attiva. L'apertura è stata accolta con favore dalla Commissione europea "Togliere le restrizioni contribuisce a combattere il lavoro nero - ha detto Eva Kaluzynska, portavoce della Commissione - e a dare ai lavoratori una migliore tutela dei loro diritti".Il principio della libera circolazione dei lavoratori, caldeggiato da Bruxelles, è stato applicato da Regno Unito e Irlanda nei confronti dei Paesi entrati nel 2004. Ma a fronte dell'ondata di immigrati - oltre 600 mila rispetto ai 30 mila attesi in due anni - Londra e Dublino hanno cambiato politica e chiuso le porte agli ultimi arrivati: bulgari e rumeni.Nella Grosse Koalition tuttavia non vi è ancora una posizione comune al riguardo. La questione sarà affrontata dopo la pausa estiva.