Snorki sarai tu!

Lola - 20° puntata


Se l'America simboleggia alla perfezione il sistema di vita perverso della società capitalistica e consumista con i suoi falsi valori (fama, denaro, potere); la grande città è la riproduzione in scala di quel mondo malato. Ed è la metropoli americana o modellata su quelle americane, a fare da sfondo se non da oggetto a molte canzoni di Lola (la parola "città" è tra le più frequenti del suo repertorio). Attraverso la descrizione di situazioni urbane di disagio o di degrado, Lola denuncia l'altra faccia dello sviluppo, i costi umani del progresso economico, mettendo in risalto lo squallore e l'alienazione della vita metropolitana. La città è il luogo dell'innocenza perduta, della fine delle illusioni; la metropoli è una "madre matrigna" che genera e poi abbandona i suoi figli. (Madre Metropoli, 1982).E li rivedo ancora Dietro gli occhi chiusi Quei visi bianchi amici Dagli sguardi illusi E li proietto ancora Sulle mie pareti Compagni miei perduti Nell'oscurità Camminano coperti Come dei soldati Dietro i giubbotti neri Uomini abbozzati E sull'asfalto i tacchi Suonano il tamburo Scandendo ormai quel tempo Che non torna più Madre metropoli Noi siamo figli tuoi Madre dei miracoli Di noi che cosa ne fai Madre metropoli Non ci accarezzi mai Madre dei miracoli A me tu non mi avrai Qualcuno poi nasconde L'ombra in un portone E' come se legasse Il collo a un aquilone Ed io che mi risveglio Per non farmi male Accanto sento un uomo Ma non so chi è Madre metropoli Noi siamo figli tuoi Madre dei miracoli Di noi che cosa ne fai Madre metropoli Non ci accarezzi mai Madre dei miracoli A me tu non mi avrai