Barilive.it incontra Paola Maugeri "Chris Martin? Una caratura umana starodinaria"Dal settembre del 2002 occupa lo spazio televisivo di Mtv nella trasmissione “A night with”, dove offre la sua competenza musicale e il suo piglio giornalistico nella realizzazione di interviste ad alcuni degli artisti più significativi della scena musicale italiana e internazionale. Parliamo della presentatrice del Coca Cola Live di ieri sera, Paola Maugeri. L’amore per la musica l’accompagna fin da giovanissima. Dall’età di 16 anni ha dedicato tutta la sua vita a questo e grazie ai suoi studi alla Sorbona di Parigi, al Christ Church College di Canterbury nonché ai soggiorni di Chicago e Tijuana, conosce perfettamente l’inglese, il francese e lo spagnolo. Ieri sera, in coppia con Enrico Silvestrin, e a telecamere spente ha deciso di ritagliarsi con il pubblico due momenti significativi, come il minuto di silenzio per le vittime della tragedia di Sharm el Sheik e lo spazio dedicato alla campagna contro la fame del mondo. In entrambe ha deciso di entrare in contatto con i trenta mila ragazzi, conservando a sé e agli altri il rispetto di problemi che colpiscono milioni di persone e che a volte rischiano di essere soltanto strumentali a finalità molto lontane dal sensibilizzare l’opinione pubblica. Sul palco una forza, in televisione un riferimento, di persona cordiale e gentile, così come appare sul piccolo schermo.Noi di Barilive.it l’abbiamo incontrata nel backstage appena terminato il make-up di scena. Ciao Paola, da anni ti vediamo in tv nelle vesti di presentatrice e giornalista. Allo stesso tempo, sappiamo che sei stata bassista e cantante del gruppo “Puertorico”, con i quali ha inciso molti album. Quando hai deciso di passare dall’altra parte del microfono? In realtà, io ho da sempre desiderato avere a che fare con la musica. Mi piaceva cantare, scrivere canzoni, ma anche commentarle. Quindi, non ho iniziato in un modo per poi arrivare in un altro, diciamo che entrambe le anime, da musicista e intervistatrice, sono presenti in me. Sono come due sfumature di in uno stesso colore. Poi le due cose si alimentano assieme, nel senso che mi capita di poter realizzare un certo tipo di interviste, perché da musicista capisco meglio certe dinamiche. Con Videomusic prima e con Mtv poi, hai da sempre curato la parte delle interviste. Queste ti hanno consentito di entrare in contatto con celebri cantanti internazionali. Qual è l’artista che ti ha maggiormente colpito sotto il profilo umano prima ancora che musicale? Due su tutti. Sicuramente gli U2, ma se c’è una persona che in questo momento ha, a mio parere, una caratura umana straordinaria è Chris Martin dei Coldplay. Ha solo 28 anni, ma ha già una coscienza politica e civile alta, quasi militante, basti pensare alla causa del mercato equo solidale che sostiene da ormai molti anni e che lo ha visto sempre capofila. In lui rivive un po’ la consapevolezza che se non partiamo un po’ da noi stessi sarà molto difficile cambiare qualcosa in questo mondo. Veramente una persona da conoscere.A proposito di attenzione verso i temi della società civile, conosciamo il tuo impegno nella campagna Onu contro la fame del mondo, il Millenium Compaign. A tuo modo di vedere in che modo la musica può costituire un viatico per educare la popolazione giovanile a certe sensibilità e problematiche?Allora, questo campagna è stata lanciata, come hai già detto, dall’Onu ed è stata firmata da 189 paesi muovendosi su otto tematiche importanti. Da quest’anno è stata sposata da Mtv con lo slogan No escuse. Io trovo che sia molto importante, perché sono tanti anni che insisto affinchè Mtv faccia passare messaggi di impegno politico-civile oltre che di puro intrattenimento. Noi parliamo a milioni giovani ed è giusto che questi siano informati e capaci di trattare certi argomenti. Da sempre la musica è stata una forma di denuncia oltre che di pura evasione, pensiamo ad esempio a Bob Dylan o agli stessi Beatles. Gli artisti che hanno deciso di parlare del mondo che ci circonda attraverso delle note, sono sempre stati i miei preferiti. I ragazzi, anche quelli più disimpegnati, possono essere attratti attraverso la musica ad approfondire certi temi per poi farli propri.Purtroppo il mondo continua ad essere sotto l’assedio e la paura della minaccia terroristica. In questi casi si dice che lo spettacolo deve continuare, e i londinesi lo hanno dimostrato quando sono stati colpiti ad inizio luglio, prima della tragedia di venerdì scorso a Sharm el Sheik. La tua esperienza cosa ti ha insegnato?Sicuramente è molto difficile. L’anno scorso ci trovavamo a Firenze e abbiamo deciso di ricordare le vittime della scuola di Beslan e, proprio in quella occasione, io ho voluto ricordare anche la scomparsa di un grande inviato nonchè foto reporter. Parlo di Tiziano Terzani, un uomo che ha sempre combattuto per la pace. Sono favorevole al minuto di silenzio se questo ci aiuta a capire che solo ripartendo da noi, qualcosa potrà cambiare. Come ti pare il pubblico di Bari? E’ la prima volta che arrivi nel capoluogo pugliese?La cosa che più mi colpisce è che dalle 18.30 c’è un calore ed un entusiasmo che di solito notiamo verso le otto e mezza. Anche se oggi non sono riuscita a farmi un giro per la città, conosco bene sia Bari che la Puglia in generale. Ho avuto un fidanzato brindisino e molto spesso mi capita di recarmi anche in quel di Lecce. Trovo la Puglia, così come la mia Sicilia, una terra straordinaria. E’bello essere del Sud. http://www.barilive.it/News/news.asp?RelatedID=637
Cambio Canale - 8°- A night with (MTv)
Barilive.it incontra Paola Maugeri "Chris Martin? Una caratura umana starodinaria"Dal settembre del 2002 occupa lo spazio televisivo di Mtv nella trasmissione “A night with”, dove offre la sua competenza musicale e il suo piglio giornalistico nella realizzazione di interviste ad alcuni degli artisti più significativi della scena musicale italiana e internazionale. Parliamo della presentatrice del Coca Cola Live di ieri sera, Paola Maugeri. L’amore per la musica l’accompagna fin da giovanissima. Dall’età di 16 anni ha dedicato tutta la sua vita a questo e grazie ai suoi studi alla Sorbona di Parigi, al Christ Church College di Canterbury nonché ai soggiorni di Chicago e Tijuana, conosce perfettamente l’inglese, il francese e lo spagnolo. Ieri sera, in coppia con Enrico Silvestrin, e a telecamere spente ha deciso di ritagliarsi con il pubblico due momenti significativi, come il minuto di silenzio per le vittime della tragedia di Sharm el Sheik e lo spazio dedicato alla campagna contro la fame del mondo. In entrambe ha deciso di entrare in contatto con i trenta mila ragazzi, conservando a sé e agli altri il rispetto di problemi che colpiscono milioni di persone e che a volte rischiano di essere soltanto strumentali a finalità molto lontane dal sensibilizzare l’opinione pubblica. Sul palco una forza, in televisione un riferimento, di persona cordiale e gentile, così come appare sul piccolo schermo.Noi di Barilive.it l’abbiamo incontrata nel backstage appena terminato il make-up di scena. Ciao Paola, da anni ti vediamo in tv nelle vesti di presentatrice e giornalista. Allo stesso tempo, sappiamo che sei stata bassista e cantante del gruppo “Puertorico”, con i quali ha inciso molti album. Quando hai deciso di passare dall’altra parte del microfono? In realtà, io ho da sempre desiderato avere a che fare con la musica. Mi piaceva cantare, scrivere canzoni, ma anche commentarle. Quindi, non ho iniziato in un modo per poi arrivare in un altro, diciamo che entrambe le anime, da musicista e intervistatrice, sono presenti in me. Sono come due sfumature di in uno stesso colore. Poi le due cose si alimentano assieme, nel senso che mi capita di poter realizzare un certo tipo di interviste, perché da musicista capisco meglio certe dinamiche. Con Videomusic prima e con Mtv poi, hai da sempre curato la parte delle interviste. Queste ti hanno consentito di entrare in contatto con celebri cantanti internazionali. Qual è l’artista che ti ha maggiormente colpito sotto il profilo umano prima ancora che musicale? Due su tutti. Sicuramente gli U2, ma se c’è una persona che in questo momento ha, a mio parere, una caratura umana straordinaria è Chris Martin dei Coldplay. Ha solo 28 anni, ma ha già una coscienza politica e civile alta, quasi militante, basti pensare alla causa del mercato equo solidale che sostiene da ormai molti anni e che lo ha visto sempre capofila. In lui rivive un po’ la consapevolezza che se non partiamo un po’ da noi stessi sarà molto difficile cambiare qualcosa in questo mondo. Veramente una persona da conoscere.A proposito di attenzione verso i temi della società civile, conosciamo il tuo impegno nella campagna Onu contro la fame del mondo, il Millenium Compaign. A tuo modo di vedere in che modo la musica può costituire un viatico per educare la popolazione giovanile a certe sensibilità e problematiche?Allora, questo campagna è stata lanciata, come hai già detto, dall’Onu ed è stata firmata da 189 paesi muovendosi su otto tematiche importanti. Da quest’anno è stata sposata da Mtv con lo slogan No escuse. Io trovo che sia molto importante, perché sono tanti anni che insisto affinchè Mtv faccia passare messaggi di impegno politico-civile oltre che di puro intrattenimento. Noi parliamo a milioni giovani ed è giusto che questi siano informati e capaci di trattare certi argomenti. Da sempre la musica è stata una forma di denuncia oltre che di pura evasione, pensiamo ad esempio a Bob Dylan o agli stessi Beatles. Gli artisti che hanno deciso di parlare del mondo che ci circonda attraverso delle note, sono sempre stati i miei preferiti. I ragazzi, anche quelli più disimpegnati, possono essere attratti attraverso la musica ad approfondire certi temi per poi farli propri.Purtroppo il mondo continua ad essere sotto l’assedio e la paura della minaccia terroristica. In questi casi si dice che lo spettacolo deve continuare, e i londinesi lo hanno dimostrato quando sono stati colpiti ad inizio luglio, prima della tragedia di venerdì scorso a Sharm el Sheik. La tua esperienza cosa ti ha insegnato?Sicuramente è molto difficile. L’anno scorso ci trovavamo a Firenze e abbiamo deciso di ricordare le vittime della scuola di Beslan e, proprio in quella occasione, io ho voluto ricordare anche la scomparsa di un grande inviato nonchè foto reporter. Parlo di Tiziano Terzani, un uomo che ha sempre combattuto per la pace. Sono favorevole al minuto di silenzio se questo ci aiuta a capire che solo ripartendo da noi, qualcosa potrà cambiare. Come ti pare il pubblico di Bari? E’ la prima volta che arrivi nel capoluogo pugliese?La cosa che più mi colpisce è che dalle 18.30 c’è un calore ed un entusiasmo che di solito notiamo verso le otto e mezza. Anche se oggi non sono riuscita a farmi un giro per la città, conosco bene sia Bari che la Puglia in generale. Ho avuto un fidanzato brindisino e molto spesso mi capita di recarmi anche in quel di Lecce. Trovo la Puglia, così come la mia Sicilia, una terra straordinaria. E’bello essere del Sud. http://www.barilive.it/News/news.asp?RelatedID=637