Ucraina al voto per rinnovare il Parlamento, nella speranza che cambi qualcosa: il Paese esce da un anno e mezzo di crisi, con rapporti decisamente conflittuali tra presidente e primo ministro. Entrambi hanno invitato la popolazione ad andare a votare, entrambi hanno lanciato appelli da ultima spiaggia, entrambi nutrono la peranza che il voto anticipato possa rendere più chiara la situazione.Anche se i sondaggi delle ultime settimane lasciano presagire una sostanziale conferma delle divisioni esistenti nel paese - tra la parte centro-occidentale, tendenzialmente più favorevole al presidente Viktor Yushenko, e quella orientale, russofona, bacino elettorale dell'ex presidente nonché attuale premier, Viktor Yanukovich.Sconfitto dalle manifestazioni della cosiddetta "rivoluzione arancione" e dal voto dei cittadini, nel 2004, Yanukovich si è preso la rivincita divenendo premier lo scorso anno. Il suo governo vanta buoni risultati economici, ma il Parlamento era ormai bloccato, e il presidente ne ha deciso lo scioglimento, accusando il rivale di aver illegamente "comperato" alcuni deputati del suo schieramento.Vista la situazione, Yushenko è tornato con una vecchia alleata, Yulia Timoshenko, che aveva manifestato con lui nel 2004, era diventata premier, ma poi tra i due vi fu la rottura. Ma il presidente, secondo alcuni analisti, alla fine sarà costretto ad un ulteriore scatto di realismo politico, e dovrà accettare una grande coalizione con Yanukovich. Difficile che entrino in Parlamento altri partiti, oltre a quelli dei tre protagonisti principali.
Ucraina, aperte le urne
Ucraina al voto per rinnovare il Parlamento, nella speranza che cambi qualcosa: il Paese esce da un anno e mezzo di crisi, con rapporti decisamente conflittuali tra presidente e primo ministro. Entrambi hanno invitato la popolazione ad andare a votare, entrambi hanno lanciato appelli da ultima spiaggia, entrambi nutrono la peranza che il voto anticipato possa rendere più chiara la situazione.Anche se i sondaggi delle ultime settimane lasciano presagire una sostanziale conferma delle divisioni esistenti nel paese - tra la parte centro-occidentale, tendenzialmente più favorevole al presidente Viktor Yushenko, e quella orientale, russofona, bacino elettorale dell'ex presidente nonché attuale premier, Viktor Yanukovich.Sconfitto dalle manifestazioni della cosiddetta "rivoluzione arancione" e dal voto dei cittadini, nel 2004, Yanukovich si è preso la rivincita divenendo premier lo scorso anno. Il suo governo vanta buoni risultati economici, ma il Parlamento era ormai bloccato, e il presidente ne ha deciso lo scioglimento, accusando il rivale di aver illegamente "comperato" alcuni deputati del suo schieramento.Vista la situazione, Yushenko è tornato con una vecchia alleata, Yulia Timoshenko, che aveva manifestato con lui nel 2004, era diventata premier, ma poi tra i due vi fu la rottura. Ma il presidente, secondo alcuni analisti, alla fine sarà costretto ad un ulteriore scatto di realismo politico, e dovrà accettare una grande coalizione con Yanukovich. Difficile che entrino in Parlamento altri partiti, oltre a quelli dei tre protagonisti principali.