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Il parlamento belga torna al lavoro, ma senza governo


Secondo martedì d'ottobre: in Belgio convocata, come di consueto, la seduta inaugurale della camera dei rappresentanti, anche se il Paese non ha ancora un governo. Una crisi che dura da quattro mesi, da quando, cioè, l'ex premier Guy Verhofstadt è uscito di scena, lasciando il posto a Yves Leterme, oggi alle prese con un difficile il compromesso sulle riforme istituzionali tra le due maggiori comunità linguistiche, francofona e fiaminga. I fiaminghi, che rappresentano circa il 60% della popolazione del paese, sono concentrati soprattutto nella regione delle Fiandre. I partiti nazionalisti fiaminghi, che alle ultime elezioni hanno ottenuto un sensibile aumento dei consensi, chiedono oggi maggiori poteri alla regione.Yves Leterme, il premier incaricato di formare un nuovo governo, lavora a una soluzione delicata. Tra le possibili vie d'uscita non si esclude il rafforzamento del sistema federale che riconosca più autonomia alle regioni.