Snorki sarai tu!

Brown riduce a 2.500 i soldati britannici in Iraq e dice no al voto anticipato


Fortemente criticato per aver deciso di non convocare elezioni anticipate, il primo ministro britannico ha annunciato il dimezzamento delle truppe in Iraq. Dagli oltre 5.000 soldati di Sua Maestà attualmente presenti, si passerà a 2.500 nella prossima primavera. Un ritiro che Gordon Brown aveva già in parte annunciato nel corso della recente visita a sorpresa nel Paese. L'opposizione conservatrice, già avvelenata per le novità elettorali apprese poche ore prima, ha contestato al premier di giocare con la vita delle persone e di aver bypassato il parlamento con le sue anticipazioni fatte in Iraq."Questo non è il modo in cui dovrebbe comportarsi un primo ministro", ha tuonato il leader dei torier David Cameron. Brown si è attirato numerose critiche per aver fatto marcia indietro sulla data della convocazione alle urne: per settimane si era parlato di inizio novembre ma il premier ha infine annunciato di volersi dare più tempo per concretizzare la sua politica di cambiamento. Secondo i maligni a convincerlo sono stati i sondaggi che hanno mostrato una straordinaria rimonta dei conservatori. L'episodio ha comunque rafforzato la posizione dei tories e la parte di opinione pubblica più ostile agli impegni militari all'estero potrebbe non accontentarsi di un ritiro parziale dall'Iraq.