Snorki sarai tu!

Luttazzi: "Non diffamerò nessuno"


Dieci puntate di ''politica, sesso, religione e morte'', con un titolo boccaccesco, Decameron, e contenuti da ''varietà satirico per adulti'': sono i pochi elementi "ufficiali" che annunciano il ritorno in tv di Daniele Luttazzi, dal 3 novembre in seconda serata su La7, a cinque anni e mezzo di distanza dal suo allontamento dalla Rai. Bocche cucite a La7, che comunque ha dato all'attore carta bianca e si è impegnata a non controllare i testi, e poche le indiscrezioni che circolano, a parte qualche anticipazione concessa dallo stesso Luttazzi nei giorni scorsi: Decameron ospiterà gli sketch di attori o attrici di teatro, comunque non comici: avrà come sigle di apertura e chiusura due brani del suo ultimo album, School is boring, scaricabili anche dal suo sito. "Non diffamerò nessuno'', ha promesso Luttazzi. E del resto nella sua unica apparizione sugli schermi Rai in questi anni di esilio, il 30 aprile scorso a RT-Rotocalco televisivo, il programma di Enzo Biagi in onda su Raitre, aveva detto, parlando di un suo possibile ritorno in tv: ''Se fosse per me, io aprirei le cataratte e farei uscire tutta la bile che mi si è accumulata in questi anni. Ma poi me ne pentirei, e quindi cercherei di centellinare la bile con battute ad hoc''. Su La7 probabilmente non raggiungere grandi platee come ai tempi di Satyricon, ma almeno ha trovato le porte aperte alla satira che, ama ripetere Luttazzi, è ''per definizione faziosa'' e ''libera''. Non a caso al nuovo appello lanciato qualche giorno fa a Berlusconi e Prodi da Michele Santoro, che già l'anno scorso gli aveva offerto uno spazio fisso ad Annozero, per un suo rientro sulla tv pubblica, l'attore ha risposto: ''Grazie Michele, ma è troppo tardi''. E soprattutto, ''finché i partiti occupano la Rai, non potrà esserci spazio per la satira''.