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Svizzera. «Confusione socialista, lucidità democentrista»


Per la stampa svizzera le dimissioni dei presidenti dell'Unione democratica di centro e del Partito socialista sono un gioco di contrasti: il primo lascia all'apice del successo, il secondo nel momento della disfatta.I principali quotidiani elvetici ritengono che con l'annuncio delle dimissioni, Ueli Maurer (UDC) e Hans-Jürg Fehr (PS) abbiano dato una nuova scossa politica alla Svizzera.Hans-Jürg Fehr, presidente del Partito socialista (PS), si è dimesso perché non sapeva che altro fare, la sua è stata una reazione spontanea alla cocente sconfitta elettorale, scrive il quotidiano zurighese Tages Anzeiger. In casa dell'Unione democratica di centro (UDC), invece, Ueli Maurer ha preparato e discusso in segreto le sue dimissioni già prima delle elezioni.«Questa differenza si rispecchia nei due diversi stili di condurre il partito e in definitiva anche nel loro successo o fallimento», si legge nel Tages Anzeiger che riassume il tutto titolando «confusione socialista, lucidità democentrista».Anche la Neue Zürcher Zeitung va in questa direzione e definisce Maurer «un presidente da manuale». Il corretto e posato Hans-Jürg Fehr, sarebbe invece «un "Fehrplayer" senza fuoco».Per La Liberté le dimissioni del presidente dell'UDC sono una pubblicità gratuita che faciliterà la corsa di Maurer alla camera alta del parlamento. All'UDC, scrive il foglio di Friburgo, «ci sono i soli veri professionisti della politica».