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Cortina dal Veneto all'Alto Adige: l'iter


Appare comunque chiaro che l'esito referendario è solo il primo passo "ufficiale" di un cammino istituzionale che si annuncia molto lungo e difficile e dall'esito tutt'altro che scontato. Intanto, le parole del sindaco cortinese, Andrea Franceschi, cercano di richiamare le ragioni del malessere e nel contempo di rilanciare uno spirito di collaborazione. "Il risultato referendario di Cortina - dice, in linea con altri commenti di politici bellunesi - è la punta di un iceberg di un malessere forte della montagna: mi rivolgo direttamente a Napolitano e a Prodi perché da loro deve partire una vera politica di sviluppo per la montagna". A chi pensa poi che Cortina sia una sorta di 'isola felice', vista la sua notorietà internazionale, Franceschi ricorda: "non si confonda coloro i quali salgono a Cortina per trascorrere due o tre settimane di vacanze e magari hanno la terza, la quarta o la quinta casa con chi, invece, a Cortina ci vive. Siamo, è vero, non tra i più poveri della montagna ma siamo persone normali e gente umile". Poi, lancia un messaggio di speranza: "che queste diatribe tra i sostenitori del sì e quelli del no si concludano e si ricominci a collaborare perché di tutto abbiamo bisogno fuorché di essere divisi".