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Luttazzi col Decameron, pernacchia all'editto bulgaro


Daniele Luttazzi è tornato in tv dopo ben cinque anni di assenza. In seguito all'ormai noto 'editto bulgaro' l'ex premier Silvio Berlusconi fece sparire dal video Luttazzi ma anche Enzo Biagi e Michele Santoro. Sabato è andata in onda, su La7, la prima puntata di 'Decameron' il programma che ha sancito il ritorno in tv del comico. E Luttazzi riparte proprio da quel famoso 'editto bulgaro': il programma del comico è cominciato con le immagini dell'aprile 2002. A chiudere quelle immagini c'è stata una sonora pernacchia.Poi l'inizio vero e proprio del programma con la sigla. Subito dopo Luttazzi ha sfoderato la sua tagliente comicità esordendo così: "pensate è già passato un minuto e siamo ancora in onda. Chi l'avrebbe detto? In questi anni mi sono chiesto perchè sia rimasto lontano dalla tv. Poi l'ho scoperto: la colpa era del mio agente, Bin Laden". Il comico non sembra mostrare una grande nostalgia per la Rai: "l'unica cosa che mi manca sono i grattini di Lilli Gruber sulla schiena".Poi come era prevedibile Luttazzi è passato alla satira politica: "mi chiedono perchè ho votato centrosinistra: perché avevo ben presente la squallida alternativa". Il comico fa poi la lista delle cose che non ha gradito del governo Prodi: "innanzitutto non ha cancellato la legge 30, che ha generato il fenomeno enorme della precarietà... Non è democrazia se non te la puoi permettere. Ragazzi, datevi da fare, perché con la balla della flessibilità ve lo stanno mettendo nel c...". E poi Luttazzi rimprovera al governo "di non aver cancellato tutte le leggi vergogna di Berlusconi. Ora vogliono ripristinare il reato di falso in bilancio, ma è come dire: 'Berlusconi è uscito dal recinto, chiudi pure'". Non poteva mancare la battuta sul ministro della Giustizia, Clemente Mastella,: "se lo avessero detto prima delle elezioni che lo avrebbero fatto Guardasigilli, vinceva Berlusconi" ha ironizzato Luttazzi. In questi giorni si è parlato molto di sicurezza e anche il comico interviene sul tema. Riferendosi all'omicidio di Giovanna Reggiani, avvenuto a Roma, Luttazzi dice che si è trattato di "una tragedia insensata e straziante. Ai familiari va il nostro cordoglio e il ringraziamento per aver dato un grande esempio di civiltà". Luttazzi non accetta però il clima di sospetto che si è diffuso verso gli immigrati: "il 75% dei delitti contro le donne è compiuto da italiani. Conosco albanesi, macedoni e romeni che sono persone squisite". Inoltre Luttazzi non ha esitato a definire razzista la legge Bossi-Fini varata dal precedente governo.Infine, in una scenetta-dialogo ambientata nell'antica Grecia, Luttazzi ha preso di mira il Vaticano: "i preti che molestano i bambini vanno all'inferno? No, vanno a Los Angeles, dove la diocesi ha sborsato 660 milioni di dollari per risarcire le vittime. Il Vaticano è quello che non paga le tasse, la Chiesa cattolica è quella che incassa l'8 per mille. La pedofilia tocca solo alle chiese locali".