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Eurolandia: Bruxelles prevede una crescita piu' lenta


I tredici paesi di Eurolandia conosceranno una crescita piu' lenta del previsto nel periodo compreso tra il 2007 e il 2009 a causa della crisi finanziaria, del rialzo dle prezzo del petrolio e della battuta d'arresto negli Stati Uniti, ma i dati fondamentali restano buoni. E' la stima della Commissione Europea che parla per boccaa di Joaquin Almunia commissario agli affari economici. "Siamo piu' preoccupati, dice Almunia, di quanto lo fossimo due mesi fa: i principali rischi provengono dall'accelerazione dei prezzi dei beni alimentari e di consumo, dell'aumento del prezzo del petrolio, e dal possibile irrigidimento del mercato del lavoro"Il tasso di sviluppo del prodotto interno lordo passa dal 2,8% realizzato nei paesi di Eurolandia nel 2006 al 2,6% nel 2007 con la previsione di un brusco calo nel 2088 a 2,2%. Tra i pasi che registrano la migliore crescita nell'anno in corso c'è la Slovenia, invece il Portogallo resta il fanalino di coda.Sulla situazione Alunia si è dichiarato pessimista a causa della debolezza del pil e il livello del debito pubblico che resta elevatissimo. Le prospettive sono compromesse al punto che secondo il commissario agli affari economici la crescita nel 2008 sarà la piu bassa di tutta Eurolandia.