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Zapatero dice stop alla patrimoniale


La Spagna è in piena campagna elettorale.Anche se le elezioni si terranno solo a marzo del 2008, il primo ministro il socialista José Luis Zapatero ci mette del suo e annuncia che in caso di vittoria del suo partito verrà abolita l'imposta patrimoniale sul reddito. Un'uscita che ha sorpreso non solo gli avversari di destra ma anche gli alleati di sinistra. Il motivo è l'impronta ideologica che ha una tassa del genere introdotta nel 1978 per colpire le grandi fortune della penisola iberica.La patrimoniale era già stata abolita dall' Austria nel 1994 segue la Danimarca poi è stata la volta di Germania e Irlanda. In Italia l'imposta non viene piu' riscossa dal 1998: un esempio seguito dall'Olanda e dal Lussemburgo e dall'inizio dell'anno anche la Svede ha detto stop.Unica eccezione è la Francia. L'Isf, imposta di solidarietà sulla fortuna, significa un gettito fiscale di oltre quattro miliardi di euro: il 21% in piu' rispetto al 2006. Ma a Parigi per il momento non pensano all'abolizione della patrimoniale. Il motivo è semplice. oltre alle ragioni di opportunità, la maggiornaza di destra ha messo a punto uno strimento detto lo scudo fiscale che concede ai possesori di alti redditi di ridurre al 60% le tasse.