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Il Kosovo imbocca la via dell'indipendenza nonostante il no della Serbia


Scaduto il tempo che l'Onu aveva concesso per negoziare, da ieri il Kosovo si è messo in marcia da solo verso l'indipendenza. Alcune centinaia di manifestanti favorevoli alla separazione dalla Serbia si sono già mobilitati a New York, nelle vicinanze del Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite."Continuano a dire 'aspettiamo ancora sei mesi, aspettiamo altri tre mesi...'. Prendono solo tempo - dice un manifestante -. Speriamo che ci ascoltino e che dichiarino l'indipendenza il prima possibile".La maggioranza di etnia albanese è però consapevole che il Consiglio di sicurezza dell'Onu, a causa del veto della Russia, non approverà le sue richieste con una risoluzione.Per questo ormai si parla di una secessione unilaterale entro la primavera.Il presidente serbo Boris Tadic ha riposto con un'offensiva legale e diplomatica: "Ho dato istruzioni per chiedere urgentemente l'inizio di un procedimento affinché la Corte internazionale di giustizia dica se l'eventuale indipendenza del Kosovo sia un atto legale o illegale".Belgrado considera la provincia meridionale parte del suo patrimonio storico e culturale, anche se dopo anni di conflitti a parlare il serbo non è rimasto che il 10% della popolazione.