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Note stonate - 2° - Paola Turci e il suo nuovo cd.


ESCE IL 16 DI SETTEMBRE IL NUOVO CD DI PAOLA TURCI- INTERVISTA E’ stata la bella Piazza Vittorio Emanuele di Militello Val di Catania ad ospitare una delle più brave cantautrici rock: Paola Turci. La Turci reduce da un lungo periodo in sala d’incisione nel quale ha registrato il suo nuovo lavoro “Tra i fuochi in mezzo al cielo”  che uscirà il 16 settembre prossimo, anticipato dal singolo uscito qualche giorno fa “Dimentichiamo tutto”, ha regalato  ai suoi fans, accorsi da ogni parte della Sicilia orientale il meglio della sua produzione discografica e artistica. Tanti i brani che la cantante ha proposto da “Bambini” a “Ringrazio Dio”, “Stato di Calma apparente”, “Volo cosi”, e tanti altri. L’artista semplice ma risoluta, oltre a far divertire non ha mancato di lanciare messaggi contro la guerra e contro la violenza in generale, mantenendo sempre vivo il rapporto con il pubblico coinvolgendo in piacevoli chiacchierate in siciliano. L’artista ci dimostra che in un mestiere che spesso si manifesta come “leggero”, esiste anche un modo serio di affrontare la professione, scegliendo la strada della fatica che comporta lo studio e l’attenzione e la volontà di non fermarsi alle soluzioni facili, ed è proprio la strada che la Turci ha scelto e  non da oggi. Lo ha dimostrato negli anni e continua a dimostrarlo con cura e serietà con le quali continua a costruire la sua carriera. Nel nuovo cd  “Tra i fuochi in mezzo al cielo”, la Turci confessa la necessità d’un temporaneo oblio dalle tensioni e sopraffazioni che ci incalzano fuori e dentro. E’ anche questo un modo per prendersi una pausa da un’epoca pesante, fatta di sospetti e razzismo, polemiche e un’eccessiva superficialità. “Tra i fuochi in mezzo al cielo” è un album intimo, istintivo, liberato dalla paura di sbagliare e di  esprimersi, più diretto dei precedenti, frutto d’un lavoro fatto soprattutto su se stessi, interamente scritto dalla Turci, in cui l’autrice si svela senza più timori, affrontando temi, pensieri e sentimenti tenuti nascosti in passato: l’abbandono, la perdita, l’amore, la morte. Sta per uscire il tuo nuovo cd, nel quale hai curato un po’ tutto da sola, sei soddisfatta del prodotto finito?Sono molto contenta nel modo in cui l’abbiamo realizzato, perché il mio desiderio era di lavorare ad un progetto musicale in assoluta armonia, libertà e autonomia. Volevo convivere con il mio gruppo per un periodo di tempo, registrando, suonando divertendoci conoscendoci anche di più, insomma fare un lavoro di comunità. Sono contenta di esserci  riuscita.Qualche tempo fa ti abbiamo visto in tour con Carmen Consoli e Max Gazzè, cosa hai avuto da quest’esperienza e cosa hai dato?Ci siamo dati entrambi perché da parte mia c’è stato uno stimolo a non giudicarmi e confrontarmi anche con il loro divertimento.Il mio divertimento è accresciuto con questa esperienza ed anche la voglia di scambiarci emozioni ed impressioni attraverso l’arte. Credo che sia stato lo stesso anche per loro. Ci siamo parlati e ci siamo detti la stessa cosa.Sei stata alcune volte al Festival di Sanremo, in che rapporti sei con questa manifestazione?La manifestazione è un’opportunità incredibile ed ha un valore grandissimo, anche se a volte è svalutato da chi organizza e da chi in qualche modo lo riduce in uno spettacolo televisivo a favore dell’odiens, mentre invece è una grossa occasione per la musica italiana. E’ un festival importante e potrebbe essere anche più eterogeneo e più rappresentativo.Cosa ne pensi della pirateria musicale su internet?Sono la conseguenza di una malattia che si sta espandendo. Io non sono contro i ragazzi che scaricano da internet, se lo sapessi fare e non avessi i soldi per comprarmi i dischi lo farei anche io. Però i ragazzi che scaricano, in qualche modo, se ne approfittano.Ti sei sempre battuta per far sentire la tua voce contro le guerre e spesso ti si vede protagonista anche in esibizioni live inerenti a questa realtà, cosa ti lasciano queste “battaglie pacifiste”?Sono contenta di poter essere in queste manifestazioni e di aver visto un popolo rispettoso che ha delle idee nobili e valorose, come l’idea della pace e la convinzione di far parte di questo pianeta e di averne rispetto.